Roma - Rifiuti, via libera al Decreto ma la Lega vota contro. Poco prima delle riunione il premier Berlusconi aveva detto: "Mi dispiace ma non posso fare più di così, non ho il 51% e quindi devo tenere conto di tutte le forze politiche che fanno parte della maggioranza". Sul provvedimento ha pesato, e non poco, il veto della Lega. Il premier, sempre secondo quanto viene riferito, avrebbe anche detto "adesso intervengo io e ripuliamo tutto" e ipotizzato il varo di un piano straordinario da presentare entro un mese con la realizzazione di impianti per lo smaltimento in modo da ripulire Napoli dai rifiuti. Il no della Lega, riferiscono fonti governative, era stato preventivamente concordato all'interno del governo. "Un modo per marcare le distanza da un provvedimento che il Carroccio non vede di buon occhio", ha spiegato una fonte di governo. In sostanza, non inficiando il varo del provvedimento, la Lega ha voluto "mettere a verbale" la sua posizione. Critico Umberto Bossi. "Il problema dei rifiuti lo abbiamo già risolto una volta" ha detto il leader del Carroccio ai cronisti a Montecitorio che gli hanno sottolineano l'apprensione del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per una soluzione all'emergenza rifiuti a Napoli. "Se i rifiuti sono ancora per strada vuol dire che i napoletani non hanno ancora imparato la lezione. E non penso che le Regioni del Nord accoglieranno i rifiuti della provincia di Napoli". Il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, uscendo da palazzo Chigi al termine della riunione con il premier Berlusconi dedicata al decreto legge per l'emergenza rifiuti ha auspicato "l'impegno comune del Governo a farsi garante del processo e delle Regioni e che, nei tempi certi, ci sia un piano che assicuri l'autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti" e ha spiegato: "Penso che l'unica strada credibile sia quella che ho già proposto e cioè che tutte le istituzioni, sulla base di una seria e responsabile posizione, affrontino questa emergenza". (30.06.11)
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