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mercoledì 3 agosto 2011

ANCI. CALLORI, FINALMENTE VIA LIBERA CIPE A EROGAZIONE COMPENSAZIONI 2008-2009


 

NUCLEARE: CALLORI (ANCI), FINALMENTE VIA LIBERA CIPE A EROGAZIONE COMPENSAZIONI 2008-2009

 

Il Presidente della Consulta Comuni sede di servitu' nuclerari, ''Una buona notizia, ora pero' si lavori subito per l'individuazione del deposito nazionale e per la messa in sicurezza dei siti''

 

 

Roma, 3 agosto 2011 - ''Una via libera che i Sindaci attendevano da mesi con trepidazione in vista della chiusura dei bilanci''. E' quanto afferma Fabio Callori, Sindaco di Caorso e Presidente della Consulta ANCI dei Comuni Sede di Servitu' nucleari commentando la notizia del via libera, da parte della seduta odierna del CIPE, alle delibere che assegnano le compensazioni relative agli anni 2008 - 2009 previste dal decreto Scanzano e destinate ai Comuni che ospitano impianti e rifiuti della passata generazione del nucleare.  

''In queste 2 delibere, una per il 2008 e una per il 2009 – spiega Callori - la novita' e' che vengono compensati anche i Comuni confinanti nel raggio di 10 km, si tratta di oltre 50 enti che beneficeranno di queste misure per realizzare gli interventi necessari a riqualificare i propri territori''.

''Ora che e' stato assegnato quanto dovuto per le passate annualita' – afferma - ci auguriamo che si intervenga speditamente per quanto dovuto per il 2010, dato che siamo gia' in ritardo rispetto alla usuale tabella di marcia e a settembre ci auguriamo sia possibile calendarizzare un incontro con il Ministro Romani per riprendere la discussione sul recupero del 70 % di questo contributo che e' stato decurtato del 70% dal 2005, ma che i cittadini continuano a pagare per intero sulla bolletta elettrica''.

''E' evidente che esistono anche altre priorita', visto che e' ancora da chiudere la questione della messa in sicurezza e della dismissione. E' necessario procedere velocemente con la dismissione dei vecchi impianti e che venga individuato a breve il sito per il deposito nazionale, perche' il tempo stringe e il materiale partito per essere condizionato all'estero presto o tardi rientrera' in Italia e – conclude Callori – dovra' trovare una sistemazione adeguata in un sito definitivo''.

 

 

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