L’impianto realizzato da Terna, guidata dall’AD Flavio Cattaneo, consentirà di migliorare e potenziare qualità, continuità e sicurezza del servizio elettrico. Energia pulita prodotta dagli impianti eolici immessi sulla rete
Il distretto energetico dell’Alta Irpinia si candida a diventare una realtà di prim’ordine nel panorama nazionale. Va in questa direzione il brillante risultato raggiunto con “l’accensione” della nuova stazione elettrica a 380/150 kV della Terna, principale proprietario – con 62mila chilometri di linee – della “Rete di trasmissione nazionale” di energia elettrica ad alta tensione, ma anche al primo posto in Europa tra i gestori di rete indipendenti e settimo al mondo.
Per la realizzazione della struttura – localizzata alla contrada Pietra delle Mole di Bisaccia, sull’altopiano del Formicoso – sono stati necessari oltre un anno di lavori e venti milioni di euro di investimenti. L’impianto contribuirà a ridurre le congestioni di rete, migliorerà la qualità del servizio elettrico nella provincia di Avellino e servirà, altresì, ad immettere in rete l’energia prodotta dagli impianti eolici della zona. Costruita con il sostegno della Regione, la stazione di Bisaccia apporterà notevoli benefici elettrici all’Irpinia e alle zone limitrofe: l’impianto consentirà di migliorare e potenziare la qualità, continuità e sicurezza del servizio elettrico, nonché di ridurre le congestioni sulla rete a 150 kV, “liberando” capacità produttiva generata con fonti rinnovabili. La struttura realizzata dalla Terna sarà in grado, inoltre, di raccogliere e successivamente immettere sulla rete a 380 kV l’energia “pulita” prodotta dagli impianti eolici – presenti in gran numero sull’altopiano del Formicoso – “decongestionando” la rete a 150 kV.
I lavori di realizzazione – cominciati il 3 agosto del 2009 – sono stati completati a fine agosto 2010. La struttura è diventata definitivamente funzionale – dopo le necessarie prove tecniche – solo nei giorni scorsi. L’impianto occupa complessivamente una superficie di 141 mila metri quadrati, di cui 81 mila di area verde. È attualmente collegato all’elettrodotto ad altissima tensione “Matera-Santa Sofia” e prevede una connessione per l’allacciamento alla futura direttrice “Bisaccia-Deliceto”, opera in fase di progettazione. Inoltre, la stazione sarà collegata a cinque elettrodotti a 150 kV (due dei quali in fase autorizzativa) e quattro impianti eolici.
Quanto alla tecnologia utilizzata, “l’impianto – evidenziano dalla Terna – è il primo dotato di un innovativo sistema di alimentazione dei servizi ausiliari (apparecchiature per la protezione, comando, controllo e automazione della stazione e altre utenze interne in bassa tensione necessarie al funzionamento della stessa) con i cosiddetti “Trasformatori induttivi di Potenza”, accorgimento che consente di ottenere una auto–alimentazione svincolata dal gestore della distribuzione di elettricità”. “La stazione elettrica di Bisaccia – aggiungono dalla società – rientra tra le opere che stiamo realizzando in Campania per il potenziamento della rete di trasmissione regionale, soggetta a congestioni e criticità locali legate soprattutto alla limitata capacità di trasporto dell’energia in alcune singole tratte. Per la Campania abbiamo in progetto investimenti per le infrastrutture elettriche per oltre 700 milioni di euro, sui 7 miliardi a livello nazionale previsti dal piano di sviluppo.
Tra le opere principali ci sono gli elettrodotti ad altissima tensione “Foggia-Benevento” e “Montecorvino-Avellino”, il nuovo progetto per la rete elettrica della penisola sorrentina, il riassetto della rete a 220 kV della città di Napoli, la stazione elettrica di Avellino Nord e la connessione elettrica delle isole di Capri, Ischia e Procida con la terraferma”. Terna ha previsto pure investimenti per circa 3 miliardi di euro per le energie rinnovabili e sta realizzando diverse stazioni elettriche nel Mezzogiorno – disseminate tra Puglia, Molise, Campania, Calabria e Sicilia – destinate principalmente alla raccolta e al trasporto di energia prodotta da fonte eolica.
FONTE: Sala stampa Terna
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