E’ proprio in questi giorni che alla camera dei
deputati approda il ddl sulle intercettazioni, che oltre a valutare la chiara violazione
della privacy, legata alle intercettazioni telefoniche,mette mano anche al
mondo libero dell’informazione ed ai blog personali. Tra i vari comma della
legge il famoso ”comma 29” che colpisce i blogger della rete, mettendo loro, un
vero bavaglio attraverso un nuovo strumento, la censura: "Tutti i gestori
di siti informatici -detta il comma- saranno tenuti a disporre la rettifica di
ogni informazione pubblicata online entro 48 ore dall'eventuale richiesta,
fondata o infondata che sia". In parole povere sia un politico locale o
nazionale, un'azienda, uno scrittore o un giornalista può obbligare il gestore
della pagina web a pubblicare una rettifica, pena una multa di 12 mila euro.
Certamente un modo subliminale per dire a tutti che oggi in Italia esiste
ancora il fascismo e che il vento del totalitarismo comunista di alcuni paesi approderà
anche nella nostra rete italiana. Dire oggi che un blog personale sia una
testata giornalistica, certamente è un errore, pur considerando come avviene in
America che il giornalismo nasce dalla vera informazione, raccontata senza fronzoli o forzature politiche e nel pieno
diritto della verità. Il terzo potere che negli ultimi anni si è sviluppato
attraverso i blog e gli altri strumenti della rete come Facebook, Twitter ed
altri social network ha determinato,infatti, uno vero sconvolgimento del
sistema di controllo delle informazioni,le grandi testate collegate ai media ed
alla carta stampata si sono viste scompaginare i loro disegni di controllo
mediatico. Wiki lix in questo senso è stato uno degli esempi più eclatanti.
Oggi ,si vuole colpire proprio il terzo potere, libero ed indipendente ,da ogni
logica politica ed autogestito. A tal proposito è giusto dire la verità anche sul
finanziamento delle testate giornalistiche che oggi usufruiscono di un vero
fiume di miliardi pubblici per dire quello che la propria parte politica gli
comanda. Ma non eravamo un popolo libero e democratico? Purtroppo stiamo
dimenticando anche quello che i padri della costituzione hanno voluto lasciarci
in eredità.
Di Maurizio Cirignotta
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