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domenica 2 ottobre 2011


Corecom Lombardia, PhiNet e Istituto Piepoli. Convegno dedicato alla web reputation. I risultati delle ricerche e i commenti dei relatori.
Alcuni dei dati presentati a titolo di premessa parlano chiaro circa il peso rivestito dai social network per quanto concerne la questione della credibilità delle informazioni: il 75% del popolo dei social media dichiara di credere maggiormente agli altri utenti della rete che non a Tg e giornali.
Il 65% degli utenti social media dichiara di aver prodotto contenuti di tipo informativo e/o commenti rispetto all’attualità, alla politica, all’economia, e si ritiene pertanto una potenziale “fonte”.

Di fronte a questo panorama «il web è fondamentale per chi fa politica e amministrazione, ma è necessario prevedere un sistema di regole per tutelare l’utente e la stessa rete. Il vizio di internet è la mancanza di un filtro alle notizie. Ma il tema è complicato perché mai i filtri devono tradursi in censura. Capire come muoversi in questo contesto deve essere la sfida del Corecom», ha affermato in apertura di lavori il Presidente del Consiglio regionale Davide Boni.
«Il web contiene gli anticorpi per rispondere alla pubblicazioni di fatti non veri» – ha sostenuto Michelangelo Tagliaferri, presidente di Accademia Comuinicazione nel corso del suo seguissimo intervento dal titolo “la correttezza della rappresentazione dei dati e dell’informazione tra la carta stampata e il web”. Tagliaferri ha citato le origini del web e gli scenari futuri che riguardano i possibili impieghi della Rete con i più moderni strumenti di navigazione e condivisione. «L’incremento di questi mezzi – ha spiegato Tagliaferri – può rappresentare un’importantissima occasione non solo di condivisione, ma anche e soprattutto di connessione tra intelligenze».
Oltre 27 milioni di utenti mensili, più di due milioni di domini.it attivi, un incremento di oltre 100 nuove pagine web al giorno, 17 milioni di utenti Facebook, circa 350.000 contatti in più conquistati da Google. Sono alcuni dati relativi al mondo web che registra, per i soli giornali on line visitatori che sono fino a 12 volte superiori ai tradizionali lettori. I possenti numeri di internet sono emersi questa mattina durante il convegno, coordinato dal Presidente regionale del Corecom, Fabio Minoli.
«Per la prima volta abbiamo avviato – ha detto Minoli – un confronto diretto tra la rilevazione web e quella tradizionale. Da oggi in poi dovremo occuparci della sicurezza e delle regole che devono sovrintendere a questo fenomeno difficilmente controllabile. Dovremo riflettere su come le Istituzioni pubbliche possono prevenire e contrastare le diffamazioni che troppi malfattori informatici mettono in atto nascosti tra le infinite maglie della rete».

Le due ricerche presentate oggi, a cura di PhiNet e Istituto Piepoli, hanno stilato le classifiche di notorietà web di giornalisti, testate tradizionali e web, telegiornali e radio, e hanno individuato un vero e proprio indice dell’interesse suscitato sul web dai giornalisti più noti. «Credo che la rete sia la nuova grande piazza globale dove anche la Regione è presente per rispondere in tempo reale alle esigenze del cittadino in modo attento e veloce» – ha fatto sapere il Presidente della Giunta Roberto Formigoni, che ha mandato una lettera agli organizzatori. «Internet – ha continuato Formigoni – sarà sempre più luogo dove idee e opinioni si incontrano e confrontano».
«Il Corecom – ha detto Minoli – si vuole candidare insieme all’Authority nazionale per individuare strumenti di monitoraggio e di sanzione di comportamenti illeciti in rete, in difesa dei cittadini ma anche della libertà di stampa. Insieme ad Agcom potremmo diventare notai digitali”. “E’ una proposta intelligente – ha concluso Antonio Martuscello dell’AgCom - quella di un osservatorio sul web ed è importante che nasca in Lombardia che è sede delle principali industrie della comunicazione. Il tema affrontato oggi è di particolare rilevanza perché il cittadino deve essere messo in condizione di valutare la qualità e la veridicità dei contenuti e delle informazioni telematiche».
FONTE: Bergamonews.it

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