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mercoledì 12 ottobre 2011

Elettrodotto, cantieri iperattivi La zona di Divieto bonificata da 22 ordigni bellici. Il programma di Terna, Flavio Cattaneo


Procedono a spron battuto i lavori propedeutici alla realizzazione dell'elettrodotto in doppia Terna , AD Flavio Cattaneo, "Sorgente – Rizziconi" a 380 kv, che consentirà a famiglie ed imprese di risparmiare 800 milioni di euro all'anno e di ridurre il rischio di black-out in Sicilia.

Due sono i cantieri già operativi sul territorio comunale di Villafranca, che si trovano vicino alla linea di confine col comune di Messina, lungo il corso del torrente Gallo. Da circa un mese è stato aperto quello sulla spiaggia di Divieto, vicino all'area industriale ex Pirelli, dove si stanno realizzando le opere di trivellazione orizzontale controllata, funzionali all'approdo dei cavi marini, e di tiro degli stessi a terra. I cavi, in tutto sei (il triplo rispetto al collegamento esistente tra Sicilia e continente, risalente al 1985), che s'immettono nel mar Tirreno a Favazzina (sulla costa calabra), percorrendo un tratto sottomarino di 38 km fino alla foce del torrente Gallo, dovranno approdare sulla costa siciliana attraverso delle tubazioni che si estendono per circa 300 metri dal pontone che si trova a pochi metri di distanza dall'arenile di Villafranca. Per non impattare sul litorale villafranchese, la ditta "Quadrifoglio Costruzioni srl" di Bitonto (Bari), che ha ricevuto in subappalto dalla "Prysmian Powerlink" di Milano l'esecuzione dei lavori, sta realizzando delle perforazioni per consentire il passaggio in sicurezza (mare-terra) dei cavi elettrici fino alla "camera giunti", cioè il loro punto di raccordo, da cui poi si dirigeranno, risalendo il torrente Gallo, verso la stazione elettrica che sarà costruita più a monte. La zona è stata nelle scorse settimane bonificata da 22 ordigni bellici, risalenti alla seconda guerra mondiale, che sono stati fatti tranquillamente brillare.
A pochi chilometri di distanza dal cantiere di Divieto, si trova il secondo cantiere Terna che servirà alla realizzazione, a ridosso di una montagna, della stazione elettrica di Villafranca. Per garantire la sicurezza dell'area assegnata, la ditta che ha ricevuto da Terna l'appalto, la "Maltauro S.p.A.", sta eseguendo, con l'ausilio di macchine escavatrici, degli sbancamenti del terreno, a sostegno del quale saranno realizzati dei muri di contenimento. La realizzazione della stazione, come spiegano i tecnici Terna, avverrà "in blindato", ovvero su due livelli, come già si struttura la stazione elettrica di Scilla, in Calabria - da cui partirà l'elettrodotto. Una parte dell'edificio della stazione, infatti, sarà alta 4 metri, l'altra 11. E servirà per immettere l'energia elettrica nella rete di distribuzione siciliana. L'andamento dei lavori - che vedranno anche la realizzazione di una strada di collegamento, visto che quella attualmente esistente è in gran parte non asfaltata e dissestata – è influenzato dalle condizioni meteorologiche, le quali potranno costringere gli operai a sospenderli temporaneamente. L'opera dovrebbe essere conclusa nella primavera del 2013, ma il condizionale è d'obbligo proprio perché è probabile si verifichino, soprattutto durante la stagione invernale, questi "stop and go". Dalla stazione elettrica di Villafranca, partiranno i cavi, sostenuti da "pali monostelo", ritenuti da Terna a basso impatto ambientale, che attraverseranno, secondo il progetto dell'elettrodotto, 13 comuni della provincia messinese fino alla stazione di Sorgente mediante un collegamento interamente aereo lungo 20 chilometri. Frattanto, anche a San Filippo del Mela Terna sta lavorando in vista della realizzazione del nuovo elettrodotto: sono infatti in corso i lavori di ampliamento della già esistente stazione elettrica di Sorgente, che verrà resa più efficiente. L'intervento sarà completato entro la fine del 2012. Infine, nel tratto compreso tra Pace e San Filippo, saranno interrate le linee aeree del vecchio elettrodotto, che lasceranno così spazio al nuovo.
Fonte: La Gazzetta del Sud di Antonino Stramandino

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