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martedì 25 ottobre 2011

Flavio Cattaneo: Terna anche quest'anno nella Classifica Lundquist Csr online awards Italy

Anticipata da “Il Sole 24 Ore” l’annuale classifica stilata da Lundquist sulle 50 maggiori aziende italiane quotate. Terna, Flavio Cattaneo, tra le aziende italiane migliori per la rendicontazione sociale. Come riporta “Il Sole 24 Ore”, la classifica Lundquist sintetizza l’analisi dei siti web aziendali delle 50 maggiori società quotate alla Borsa italiana, effettuata attraverso un protocollo di 79 criteri, sviluppato con le risposte ottenute da un sondaggio condotto su oltre 300 professionisti della RSI, esperti di sostenibilità e rappresentanti delle parti interessate provenienti da 37 paesi. Il punteggio medio italiano è rimasto quasi invariato a 35,4 punti. La mancanza di miglioramento non è solo legata alla scarsa importanza data alla comunicazione online dalle aziende più grandi d'Italia, ma soprattutto al fatto che il 30% delle società valutate manca di un processo strutturato per raccogliere, gestire e comunicare informazioni non finanziarie. Rispetto al 2010 Terna ha registrato un incremento di 8,5 punti, una delle variazioni positive più significative tra tutte le aziende analizzate, toccando quota 74,5 e passando dal sesto al quinto posto a pari merito con Unicredit e davanti a gruppi del calibro di Enel (74 punti), Snam Rete Gas (72), Intesa San Paolo (71,5) e Banca Mps (71). Al primo posto di questa graduatoria si piazza Telecom Italia con 82 punti, davanti a Fiat Spa con 79,5 punti. Nella media, però, la qualità della comunicazione della CSR in Italia è deficitaria rispetto alle altre Nazioni d’Europa dove, invece, la sensibilità verso questi temi sta sensibilmente aumentando. “I gruppi nella parte alta della classifica – ha detto James Osborne, responsabile della ricerca – intuiscono i benefici di una rendicontazione socio-ambientale accompagnata da una comunicazione proattiva via web che coinvolge tutti gli stakeholder. Purtroppo per molte aziende in Italia, la CSR rimane ancora un terreno da scoprire”. “E’ una questione di credibilità – aggiunge Joakim Lundquist – perché non c’è ancora sufficiente consapevolezza dell’importanza delle informazioni non finanziarie nella costruzione del valore delle imprese”. Fonte: WebMagazine Terna

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