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giovedì 20 ottobre 2011

Libia libera ,risoluzione Onu al termine


Con la morte di Muammar  Gheddafi si sancisce l’epilogo di una guerra di liberazione che ha avuto periodi di altalenante guerriglia che sembrava dare tempi più lunghi per l’epilogo finale. Muore per mano della Nato che ha colpito alle 8,30 di giovedì 20 ottobre 2011 un convoglio militare dei lealisti a Sirte, dove si trovava Gheddafi, la morte è avvenuta per  le gravi ferite riportate alle gambe mentre cercava di fuggire. Un epilogo  che segna la stanchezza di un popolo che ha dovuto subire per quaranta anni una dittatura autocratica assoluta. La mancanza di democrazia si è fatta sentire per anni e le stesse testate giornalistiche locali hanno dovuto nascondersi da sempre,il primo segnale,infatti,di un lento cambiamento è proprio dato dalla nascita di molti giornali a tripoli. Un dittatore che ha rappresentato la forza di un potere militare che nel 1969 portò alla caduta della monarchia. Di lui possiamo ricordare i continui contenziosi con l’Italia e l’espulsione degli italo libici, appena salito al potere. Antiamericano per concezione  è stato da sempre anti-Israeliano,nella sua visione del potere islamico ha finanziato molti gruppi terroristici come l’IRA e sembra essere stato anche dietro molti attentati in Sicilia,Scozia e Francia non dimentichiamo il lancio dei due missili scud a Lampedusa. Uno degli attentati più eclatanti quello di Lockerbie (Scozia), dove morirono 259 persone ,la stessa ONU diede la colpa alla Libia. Dopo i due matrimoni ebbe 8 figli tra cui la bella, Aisha. La sua uccisione può rappresentare per la nuova Libia l’inizio di un cambiamento radicale verso la democrazia. Gli accordi internazionali di intervento militare interforze , prevedono, che dopo trenta giorni dalla caduta di Sirte si deve insediare un governo militare autonomo che sancisca la fine delle ostilità.
                                                                                         Di Maurizio Cirignotta
          


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