L’Amministratore Delegato di Sogin, Giuseppe Nucci, ha presentato oggi ai rappresentanti istituzionali, alle associazioni imprenditoriali e alle organizzazioni sindacali del territorio il Piano industriale 2011-2015. Nel corso dell’incontro l’Ing. Nucci ha illustrato inoltre l’andamento positivo del primo semestre 2011. Nei 5 anni del piano, Sogin realizzerà attività per 96 milioni di euro
Gli obiettivi Sogin:
“Sogin è chiamata a realizzare la più importante bonifica ambientale nella storia di questo Paese. In tal senso - ha affermato l’Amministratore Delegato – riteniamo fondamentale condividere questo obiettivo con le istituzioni e le imprese locali direttamente coinvolte nelle nostre attività assicurando che tutti i giorni nostri dipendenti operano con il massimo impegno per garantire la sicurezza dei cittadini italiani”.
Per terminare le attività di decommissioning e arrivare al prato verde dei siti occorrono 4,8 miliardi di euro, comprensivi dei costi di trasferimento dei rifiuti al futuro Deposito Nazionale.
Nei cinque anni del piano, Sogin realizzerà attività di decommissioning, mantenimento in sicurezza e servizi per 542 milioni di euro, dei quali 96 milioni per le attività nella centrale di Caorso.
Nel primo semestre 2011, Sogin ha incrementato del 50% le attività di smantellamento degli impianti nucleari rispetto alla media del periodo 2007-2010.
In particolare, nei prossimi quattro anni, a Caorso verrà anticipata la demolizione definitiva dell’edificio off gas, sarà completata la decontaminazione e lo smantellamento dei componenti dell’edificio turbina e, a valle dell’approvazione dell’istanza di disattivazione, sarà avviato l’iter per lo smantellamento dell’isola nucleare.
Nel 2011, è stato ampliato l’albo fornitori e sono stati ridefiniti i piani di committenza delle attività per privilegiare la concorrenza. É stata coinvolta l’imprenditoria locale con appositi protocolli d’intesa per favorire così lo sviluppo del tessuto economico dei territori nei quali Sogin è presente. Sono stati inoltre siglati protocolli di legalità per appalti e subappalti con le Prefetture delle province nelle quali Sogin opera, tra le quali quella di Piacenza. Queste scelte garantiscono maggiore trasparenza, certezza dei tempi e contenimento dei costi generali rispetto alla spesa attuale.
Nel primo semestre 2011 sono state contrattualizzate attività per 82,8 milioni di euro, rispetto ai 25,9 milioni dello stesso periodo del 2010 con un incremento di oltre tre volte. Questi importi sono stati assegnati per il 76% (63 milioni) attraverso procedure di gara, rispetto al 42% (10,8 milioni) assegnati nel primo semestre 2010. Il ribasso delle gare ha prodotto risparmi per 12 milioni di euro.
Il nuovo contesto normativo, nel 2010, ha affidato a Sogin la localizzazione, realizzazione e gestione del Parco Tecnologico e Deposito Nazionale per i rifiuti radioattivi, che amplia il perimetro aziendale. Il Deposito permetterà di mettere in sicurezza i rifiuti radioattivi prodotti dal decommissioning e dalle quotidiane attività di medicina nucleare, industriali e di ricerca, che ogni anno producono circa 500 metri cubi di rifiuti, oggi custoditi in diversi depositi temporanei sparsi nel territorio italiano. La sua realizzazione rappresenta dunque una priorità per l’Italia, garantendo la massima sicurezza per i cittadini e l’ambiente ed eliminando la necessità di immagazzinamento temporaneo sui siti.
Il Deposito sarà una struttura di superficie, progettata sulla base delle migliori esperienze internazionali, che consentirà la sistemazione definitiva di circa 80 mila metri cubi di rifiuti di bassa e media attività e la custodia temporanea per circa 12.500 metri cubi di rifiuti di alta attività. Degli oltre 90 mila metri cubi di rifiuti il 70% proverrà dagli impianti nucleari in dismissione mentre il restante 30% dalle attività di medicina nucleare, industriali e della ricerca. Tra questi rientrano, ad esempio, i rifiuti derivanti da radioterapie e diagnostica.
FONTE: Sala stampa Sogin
Gli obiettivi Sogin:
- Mettere in sicurezza i rifiuti radioattivi prodotti dallo smantellamento degli impianti nucleari e dalle attività di medicina nucleare, industriali e di ricerca, per garantire i cittadini, tutelare l’ambiente e le generazioni future.
- Smantellare gli edifici convenzionali e finalizzare le scelte tecnologiche di progetto per il decommissioning dei siti nucleari.
- Localizzare e realizzare il Parco Tecnologico e il Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi, appena definiti dall’Agenzia di Sicurezza Nucleare i criteri per realizzare la carta nazionale delle aree potenzialmente idonee.
- Valorizzare in Italia e all’estero le competenze delle imprese italiane qualificate da Sogin.
“Sogin è chiamata a realizzare la più importante bonifica ambientale nella storia di questo Paese. In tal senso - ha affermato l’Amministratore Delegato – riteniamo fondamentale condividere questo obiettivo con le istituzioni e le imprese locali direttamente coinvolte nelle nostre attività assicurando che tutti i giorni nostri dipendenti operano con il massimo impegno per garantire la sicurezza dei cittadini italiani”.
Per terminare le attività di decommissioning e arrivare al prato verde dei siti occorrono 4,8 miliardi di euro, comprensivi dei costi di trasferimento dei rifiuti al futuro Deposito Nazionale.
Nei cinque anni del piano, Sogin realizzerà attività di decommissioning, mantenimento in sicurezza e servizi per 542 milioni di euro, dei quali 96 milioni per le attività nella centrale di Caorso.
Nel primo semestre 2011, Sogin ha incrementato del 50% le attività di smantellamento degli impianti nucleari rispetto alla media del periodo 2007-2010.
In particolare, nei prossimi quattro anni, a Caorso verrà anticipata la demolizione definitiva dell’edificio off gas, sarà completata la decontaminazione e lo smantellamento dei componenti dell’edificio turbina e, a valle dell’approvazione dell’istanza di disattivazione, sarà avviato l’iter per lo smantellamento dell’isola nucleare.
Nel 2011, è stato ampliato l’albo fornitori e sono stati ridefiniti i piani di committenza delle attività per privilegiare la concorrenza. É stata coinvolta l’imprenditoria locale con appositi protocolli d’intesa per favorire così lo sviluppo del tessuto economico dei territori nei quali Sogin è presente. Sono stati inoltre siglati protocolli di legalità per appalti e subappalti con le Prefetture delle province nelle quali Sogin opera, tra le quali quella di Piacenza. Queste scelte garantiscono maggiore trasparenza, certezza dei tempi e contenimento dei costi generali rispetto alla spesa attuale.
Nel primo semestre 2011 sono state contrattualizzate attività per 82,8 milioni di euro, rispetto ai 25,9 milioni dello stesso periodo del 2010 con un incremento di oltre tre volte. Questi importi sono stati assegnati per il 76% (63 milioni) attraverso procedure di gara, rispetto al 42% (10,8 milioni) assegnati nel primo semestre 2010. Il ribasso delle gare ha prodotto risparmi per 12 milioni di euro.
Il nuovo contesto normativo, nel 2010, ha affidato a Sogin la localizzazione, realizzazione e gestione del Parco Tecnologico e Deposito Nazionale per i rifiuti radioattivi, che amplia il perimetro aziendale. Il Deposito permetterà di mettere in sicurezza i rifiuti radioattivi prodotti dal decommissioning e dalle quotidiane attività di medicina nucleare, industriali e di ricerca, che ogni anno producono circa 500 metri cubi di rifiuti, oggi custoditi in diversi depositi temporanei sparsi nel territorio italiano. La sua realizzazione rappresenta dunque una priorità per l’Italia, garantendo la massima sicurezza per i cittadini e l’ambiente ed eliminando la necessità di immagazzinamento temporaneo sui siti.
Il Deposito sarà una struttura di superficie, progettata sulla base delle migliori esperienze internazionali, che consentirà la sistemazione definitiva di circa 80 mila metri cubi di rifiuti di bassa e media attività e la custodia temporanea per circa 12.500 metri cubi di rifiuti di alta attività. Degli oltre 90 mila metri cubi di rifiuti il 70% proverrà dagli impianti nucleari in dismissione mentre il restante 30% dalle attività di medicina nucleare, industriali e della ricerca. Tra questi rientrano, ad esempio, i rifiuti derivanti da radioterapie e diagnostica.
FONTE: Sala stampa Sogin
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