Pagine

mercoledì 2 novembre 2011

Intervista di Alessia Mocci ad Eleonora Cubeddu ed al suo Il palcoscenico della realtà, Rupe Mutevole Edizioni


Improvvisamente mi sentii a disagio. Ero in imbarazzo in quella situazione creata da me. Ero certa che se le mie fragili mani non avrebbero fatto scivolare quel vassoio, tutto quello non sarebbe successo. Ero la causa di ogni problema.

Karl mi strappò dalle mani di Matt. Gli occhi mi fulminavano in pieno il viso e colpevole della mia stessa paura rimasi in silenzio, incapace di reagire.

Il palcoscenico della realtà”, edito nel 2011 dalla casa editrice Rupe Mutevole Edizioni nella collana “La Quiete e l’Inquietudine”, è la prima promettente pubblicazione di Eleonora Cubeddu.

Il romanzo racconta di una ragazza italiana, Marianna, che animata da un sogno decide di lasciare la sua patria per andar a vivere in Canada. Riuscirà a realizzare il suo sogno?

Eleonora Cubeddu è stata molto disponibile nel rispondere ad alcune domande sul suo romanzo e nel fornirci delle succose anticipazioni sulle sue future mosse letterarie! Buona lettura!

A.M.: Quando hai iniziato a scrivere?

Eleonora Cubeddu: Circa due anni fa la scrittura mi ha bussato alle spalle. C’è un momento preciso della vita di uno scrittore, dove la mente riporta i pensieri come fossero la stesura di un libro. Le emozioni ed i sentimenti, si trasformano in vere frasi dettagliate come solo uno scrittore può scrivere. È stato in quel preciso momento che ho immaginato un mio libro, la stesura di un libro tutto mio e ho scritto senza ma e senza sé. Ho scritto mettendo a nudo me stessa, esprimendo opinioni, giudizi e creando caratteri a mio piacimento.

A.M.: Studiare Giurisprudenza ma coltivare la passione per la letteratura. Come ci si sente?

Eleonora Cubeddu: Vi starete chiedendo cosa spinge una ragazza laureanda in legge a coltivare la passione della scrittura. Potrei rispondere alla domanda solo se conoscessi il vero motivo di questa stravaganza. Ad essere sincera è una domanda che spesso mi pongo anch'io ed ogni volta la risposta è la solita: un perché effettivo non esiste; esiste la gioia di scrivere ogni giorno, la voglia di estraniarsi dal mondo e vivere di emozioni proprie… ma infondo qual è la vera somiglianza tra due rami completamente differenti non so se la conoscerò, comunque sia non la svelerò mai. Posso solo rispondere alla domanda affermando che l'essere umano vive in un mondo dove ogni gesto è regolato da precise norme. Ed allora provate ad immaginare un mondo dove le regole non esistano, dove la legge è nulla in confronto alla poesia, alla fantasia, alle emozioni. Immaginatelo!

A.M.: Spiegaci il titolo del tuo romanzo "Il Palcoscenico della realtà".

Eleonora Cubeddu: Spiegarvi il titolo? Racconterei la storia. Ed allora lascio ai lettori l’onore di spiegarmi loro il titolo, riservando così ad ognuno la possibilità di vivere il romanzo secondo le proprie idee e le proprie emozioni.

A.M.: Raccontaci qualcosa della tua Marianna.

Eleonora Cubeddu: Marianna Ferretti è una ragazza italiana trasferitasi in Canada. Ha ventuno anni e ha da poco abbandonato gli studi per correre dietro un sogno. Non ha nulla di speciale: è solo una giovane ragazza, bella, intelligente e spensierata. Cosa la rende unica? Marianna, al contrario di alcune di noi, allontana i pregiudizi e mette a dura prova la sua vita. Quante di noi sarebbero in grado di abbandonare la propria famiglia ed il proprio paese per raggiungere un sogno? La maggior parte crede nei sogni ma non smuove la propria vita per vederli realizzare. È proprio questo che esalta Marianna in mezzo a noi.

A.M.: Qual è la percentuale di autobiografico presente in "Il Palcoscenico della realtà"?

Eleonora Cubeddu: Non è la prima volta che mi viene posta questa domanda. Quanto c’è di autobiografico nel palcoscenico della realtà? Tutto…e niente.

A.M.: Qual è l'ultimo libro letto? E l'ultimo film visto?

Eleonora Cubeddu: Con un sospiro di sollievo annuncerei a gran voce che l’ultimo libro letto è un manuale di diritto civile, incentrato sull’ambito delle donazioni. A parte questo, direi “L’ultima canzone” di Nicholas Sparks; mentre l’ultimo film che ho visto è stato “I guardiani del destino” di George Nolfi.

A.M.: Come ti trovi con la casa editrice Rupe Mutevole Edizioni?La consiglieresti?

Eleonora Cubeddu: Oggi come oggi consiglierei a pieni voti la casa editrice Rupe Mutevole Edizioni.

A.M.: Novità per la fine del 2011?Puoi anticiparci qualcosa?

Eleonora Cubeddu: Intorno ai primi di dicembre avrei una presentazione nel mio paese a Palestrina e per quanto riguarda futuri romanzi… ho un saggio nel cassetto che spetta solo di essere pubblicato, tante storie ancora da scrivere ma posso darvi la notizia che ho definitivamente completato le correzioni del prossimo libro; posso inoltre anticiparvi che lo stesso libro raccoglierà ancora una volta il sogno di Marianna Ferretti.

Link per una recensione de “Il palcoscenico della realtà”:

http://oubliettemagazine.com/2011/10/20/il-palcoscenico-della-realta-di-eleonora-cubeddu-rupe-mutevole-edizioni/

Lascio link utili per visitare il sito della casa editrice e per ordinare il libro.

http://www.rupemutevoleedizioni.com/

http://www.reteimprese.it/rupemutevoleedizioni

http://www.facebook.com/pages/Ufficio-Stampa-Rupe-Mutevole/126491397396993

Alessia Mocci

Responsabile Ufficio Stampa Rupe Mutevole Edizioni

Nessun commento:

Posta un commento