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domenica 25 dicembre 2011
DIECI ANNI DI EURO…. ORA SIAMO ALLA FAME !!
Mentre il beneamato “Euro” compie 10 anni il 1 gennaio prossimo, il bilancio a carico delle famiglie è in negativo. Dietro tutto questo forse la grande evasione fiscale che colpisce l’Italia e che permette la costituzione di aziende già fallite prima di partire ,il 58% nei primi 9 mesi del 2011,sono state costituite da parte di soggetti che non hanno reddito e che presuppongono un futuro di fallimenti e di evasioni. L’Euro moneta unica che ci doveva dare tanto benessere dal 2002 ha fatto aumentare i prezzi al consumo del 72% con punte del 300% per un gelato e del 200% per un caffè . La borsa della spesa degli italiani si aggrava con tanti prodotti,un biglietto dell’autobus che prima costava 1500 lire ora costa 1,50 euro ,andare in nave oggi costa il 147% in più per non parlare di treni(+46%) e di aerei(+61%) e di autotrazione,dove siamo passati da un prezzo dei carburanti di 0,90 euro nel 2001 a 1,70 euro odierni(fonte prezzibenzina.it). Altro consumo nella sua ricerca della spesa mette il dito sulla piaga e sforna dati allarmanti,si parla addirittura di salasso per le tasche degli italiani. Le bollette,infatti, vedono un aumento del 33% della TARSU e dell’Acqua (bene comune)del 52%. Le assicurazioni auto ed altro sono cresciute in misura esponenziale a Napoli si paga (+122%) mentre a Palermo(+77%). Tra i settori che hanno visto invece un calo dei prezzi ,quello farmaceutico -28% e quello tecnologico, (-64%) per un computer e ( -73%) per i telefonini. Trainanti al ribasso il processo di liberalizzazione dei prodotti e la pura concorrenza. Il costo totale dell’indebitamento delle famiglie collegato all’euro è di 107 miliardi di euro sino al 2005. Oggi i costi sono ancora aumentati ed i salari sono fermi già da 4 anni . Essere in piena recessione oggi è una realtà, nascosta dalla politica per anni. Le famiglie pagano lo scotto delle speculazioni dei grandi paperoni che attraverso il sistema di potere hanno permesso il mancato controllo sui prezzi e la situazione attuale. Le nostalgie sulla beneamata lira sono in aumento e le famiglie continuano a produrre, con l’euro, solo povertà.
Di Maurizio Cirignotta
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