Panettone: consigli per gli acquisti
Roma, 2 Dicembre 2011. Si avvicinano le vacanze natalizie e arriva il panettone, dolce caratteristico, sempre presente sulle nostre tavole nei giorni di festa. Ma come sceglierlo? Meglio quello artigianale o industriale? Il nostro consiglio e' sempre lo stesso: leggere l'etichetta. E' l'unico modo per evitare le fregature che si nascondono anche dietro sfavillanti confezioni. La qualita' dei panettoni e il relativo costo dipende dalla qualita' degli elementi e dalla loro quantita'. Sulle etichette gli ingredienti sono elencati in ordine decrescente, purtroppo senza indicazioni di peso o percentuale per i singoli componenti. Nonostante cio' il consumatore puo' difendersi osservando l'ordine nel quale sono elencati gli ingredienti. Per legge il panettone deve avere: farina di frumento; zucchero; uova di gallina di categoria "A" (cioe' uova fresche) o tuorlo d'uovo, o entrambi, in quantità tali da garantire non meno del 4% in tuorlo; burro, in quantità non inferiore al 16%; uvetta e scorze di agrumi canditi, in quantità non inferiore al 20%; lievito naturale costituito da pasta acida; sale. Si possono aggiungere altri ingredienti quali miele, cioccolato, ecc., o toglierne alcuni, (es. uvetta) purche' indicati.
Nei supermercati si trovano panettoni a 2-3 euro mentre nei negozi artigianali si sale fino a 30 euro. La differenza e' dovuta, come detto, dalla qualita' e quantita' degli elementi e dai processi di lavorazione che, per quelli a pochi euro, sono industrializzati. Da aggiungere che quelli ad alto costo sono disponibili in negozi centrali dove gli affitti sono alle stelle.
Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc
COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
Ufficio stampa: Tel.055290606
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