Flavio Cattaneo, AD Terna
: “(…) in base al documento di regolazione dell’Authority , che
speriamo venga modificato, pone a rischio gli investimenti almeno in
termini complessivi di dimensione. E questo ci preoccupa perché saremmo
obbligati purtroppo a fare meno , mentre il paese ha bisogno di più sia
in termini di sistema elettrico, sia in termini di sviluppo e di
lavoro”.
Tenere conto denaro è più caro e annullare ritardi pagamenti Roma, 15 dicembre 2011
Con le nuove tariffe di remunerazione proposte dall'Autorità per l'Energia sono a rischio "i quasi 10 miliardi di euro di investimenti che Terna e altre aziende hanno programmato". Lo sostiene Federprogetti in una nota in cui si evidenzia che le nuove tariffe non consentono "di finanziare gli investimenti per la realizzazione della rete. Con l'adeguamento previsto - si legge nella nota - l'Autorità non tiene conto che il costo del denaro è raddoppiato negli ultimi mesi e di fatto non riconosce un'appropriata remunerazione dei capitali necessari alla realizzazione delle nuove linee elettriche. Inoltre, nel documento si prevede che Terna venga remunerata 24 mesi dopo aver effettuato gli investimenti e questo farà si che i pagamenti verso le imprese subiranno un ulteriore ritardo di 24 mesi". "Di fatto - prosegue l'associazione - la situazione che si sta prospettando, con gli orientamenti del documento di consultazione dell'Autorità, fermerà l'attività di molte aziende che già sono esposte a pesanti effetti recessivi, con il rischio di blocco anche dei lavori in corso. Il rischio è che potrebbero essere impediti i quasi 10 miliardi di euro di investimenti che Terna e altre aziende hanno programmato. Federprogetti chiede pertanto all'Autorità per l'Energia di adeguare la tariffa riconoscendo l'accresciuto costo del denaro e di annullare il ritardo temporale nei pagamenti garantendo così continuità negli investimenti sulle rete elettrica in un momento critico per la crescita del Paese".
Fonte: Corriere.it
Tenere conto denaro è più caro e annullare ritardi pagamenti Roma, 15 dicembre 2011
Con le nuove tariffe di remunerazione proposte dall'Autorità per l'Energia sono a rischio "i quasi 10 miliardi di euro di investimenti che Terna e altre aziende hanno programmato". Lo sostiene Federprogetti in una nota in cui si evidenzia che le nuove tariffe non consentono "di finanziare gli investimenti per la realizzazione della rete. Con l'adeguamento previsto - si legge nella nota - l'Autorità non tiene conto che il costo del denaro è raddoppiato negli ultimi mesi e di fatto non riconosce un'appropriata remunerazione dei capitali necessari alla realizzazione delle nuove linee elettriche. Inoltre, nel documento si prevede che Terna venga remunerata 24 mesi dopo aver effettuato gli investimenti e questo farà si che i pagamenti verso le imprese subiranno un ulteriore ritardo di 24 mesi". "Di fatto - prosegue l'associazione - la situazione che si sta prospettando, con gli orientamenti del documento di consultazione dell'Autorità, fermerà l'attività di molte aziende che già sono esposte a pesanti effetti recessivi, con il rischio di blocco anche dei lavori in corso. Il rischio è che potrebbero essere impediti i quasi 10 miliardi di euro di investimenti che Terna e altre aziende hanno programmato. Federprogetti chiede pertanto all'Autorità per l'Energia di adeguare la tariffa riconoscendo l'accresciuto costo del denaro e di annullare il ritardo temporale nei pagamenti garantendo così continuità negli investimenti sulle rete elettrica in un momento critico per la crescita del Paese".
Fonte: Corriere.it
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