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giovedì 2 febbraio 2012

A Forlì siglato protocollo d'intesa per accrescere l'uso di pannolini lavabili e compostabili

Nei giorni scorsi, i comuni di Forlì, Forlimpopoli, Galeata e Tredozio, insieme all'Ausl, Forlifarma, Wip spa e l'associazione "NonSoloCiripà", hanno siglato un protocollo d'intesa diretto a promuovere l'utilizzo di pannolini lavabili e riciclabili.

In base al nuovissimo Protocollo d'intesa, i diversi partner pubblici e privati firmatari si impegnano per tre anni a sensibilizzare, promuovere e contribuire all'utilizzo di pannolini lavabili e compostabili.
La sottoscrizione di tale documento testimonia nuovo approccio alla salute, integrando area sociale, sanitaria, educativa e area della tutela ambientale. In prima battuta, i vantaggi sono evidentemente rivolti ai bambini e alle loro famiglie, ma alla fine sarà l'intera comunità a trarne beneficio. I pannolini usa e getta rappresentano, infatti, attualmente, il 15% dei rifiuti indifferenziati e, una volta assolta la loro funzione, hanno ancora cinquecento anni di vita prima di essere completamente decomponibili. Tanto per rendere l'idea del problema smaltimento, il direttore dell'Ausl Licia Petropulacos ha presentato un dato riferito all'anno scorso: "Se si accatastassero tutti i pannolini usati in Italia in un anno, si formerebbe un grattacielo alto novanta piani, con base un campo di calcio". La campagna di promozione, già attiva in via sperimentale con 90 famiglie, farà leva su un sistema di sensibilizzazione rivolto ai futuri genitori, con distribuzione di materiali informativi nelle strutture a cui si rivolgono le donne in gravidanza e durante i corsi di preparazione alla nascita. A chi deciderà di aderire a questa iniziativa verrà permesso l'utilizzo dei propri pannolini lavabili o compostabili anche negli asili nido e nei reparti di pediatria e neonatologia. In ultimo, verranno consegnati alle famiglie che vorranno approfittare dell'iniziativa dei buoni sconto da 50 euro per l'acquisto di pannolini lavabili o compostibili, smistabili nella raccolta dei rifiuti organici. Il protocollo coinvolge una vasta serie di soggetti: uffici Ambiente e Anagrafe, Centri per le famiglie, Servizi per l'infanzia e Servizi Sociali dei Comuni, la Pediatria di comunità, il Consultorio familiare ma anche le unità di Ostetricia e Ginecologia, Pediatria e Neonatologia dell'A.Usl, Pediatri di libera scelta, Nidi d'infanzia pubblici e privati, Associazioni, Punti vendita, Farmacie e Aziende del settore

Tiziana Rambelli

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