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lunedì 13 febbraio 2012

Il carnevale a Bosa

Le maschere di Bosa sono due: la prima è quella dell’Attittadora, cioè la lamentatrice funebre che ha la faccia dipinta di nero e veste i tradizionali abiti del lutto. Le attittadores si muovono in gruppo portandosi dietro bambole smembrate o animali fasciati come bambini. In altri casi viene utilizzata una grossa rapa, detta nel dialetto locale ‘aligaldza’. Ad essi, bambole, animali o rape, sono rivolti i lamenti funebri, in realtà canti tradizionali contenenti simpatici doppi sensi e voluti equivoci. A sera le Attittadores scompaiono per essere sostituite dai Gioldzi. La maschera è molto semplice da realizzare, basta avvolgersi dentro un lenzuolo e dipingersi il viso di nero, avendo cura di camminare con una lampada. I Gioldzi si rincorrono a vicenda per tutta la durata dell’ultima notte di carnevale.
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