La grande pressione fiscale(+45%) e il continuo processo di distruzione del sistema lavoro che ha portato a circa 5 milioni di disoccupati negli ultimi mesi, stà colpendo in maniera oppressiva le famiglie e le piccole imprese italiane. La grave difficoltà economica ha portato al grave indebitamento delle famiglie che in Italia nel marzo 2012 ha avuto un’impennata del 219,9% rispetto allo stesso mese del 2011, con un aumento dell’usura del 149,7%. I dati sono stati diffusi a Napoli in un seminario su “Usura,fisco e compra oro” organizzato dall’Associazione Contribuenti Italiani. Le famiglie oggi a rischio usura sono circa 3 milioni con 2.500 milioni di piccole imprese. Il debito che in media ogni famiglia ha accumulato è di 43.100 euro,mentre per i piccoli imprenditori si parla di 63.700 euro. Tra le regioni maggiormente esposte all’usura vediamo la Campania ,la Liguria , La Valle D’Aosta,La Toscana, la Lombardia. Tra i fattori che hanno determinato un aumento dell’Usura, l’azione impositiva delle esattorie ,il proliferare dei compra oro ,l’impossibilità di accesso al microcredito e la crescita dei giochi d’azzardo legalizzati. Molte famiglie monoreddito sono costrette a richiedere prestiti a usurai o a vendere a prezzi stracciati il proprio patrimonio ai compra oro. Una grave situazione che presuppone un giro di vite da parte del fisco che deve cambiare il proprio atteggiamento mettendo al centro dell’azione la trasparenza,l’ equità ed l’ imparzialità, abbandonando per sempre la logica del profitto . Un sistema,quello dell’imposizione fiscale,bumerang che continuerà a favorire la povertà degli Italiani e la conseguente l’evasione che nel 2011 la ragguardevole cifra di 180,7 miliardi di euro.
Di Maurizio Cirignotta
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