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venerdì 4 maggio 2012

Publicis Italia: riconoscimenti internazionali




Pioggia di premi per Publicis
Milano , 4 maggio 2012- Molti i riconoscimenti internazionali che Publicis Italia ha ottenuto in questi ultimi mesi.

L'agenzia si è infatti distinta nell'ultimo periodo per aver acquisito importanti riconoscimenti nei più prestigiosi Festival Internazionali come il Piaf, il Clio, il ONE Show e molti altri.

Nello specifico Burn, l'energy drink di Coca-Cola,  per cui è stata realizzata una campagna Emea che ha avuto il suo apice nel film Never Estinguish, ha ottenuto all'EuroBest  un argento, un bronzo sia al Clio che  al Epica e   un merit  al One Show, più numerose shortlist.

Girato a Buenos Aires dal giovane regista neozelandese, Ash Bolland, lo spot ha avuto una prima declinazione online sui principali social network, quali luoghi preferiti dal target di riferimento (giovani tra i 18 e 24 anni) , per poi essere trasmesso in televisione e nei luoghi ed eventi di ritrovo del target.
II lavoro porta la firma del team creativo Publicis composto dal copywriter Michele Picci, dall'art director Marco Viganò e da Costanza Rossi, creative supervisor.

La campagna integrata Sunrise, sul consumo responsabile di alcool realizzata per Heineken, il brand di birra più conosciuto a livello globale, si è invece aggiudicato un oro al Piaf.
La campagna integrata, anticipata da teaser in alcune delle principali capitali mondiali, è stata sviluppata per 24 paesi al mondo attraverso uno spot, activation e una piattaforma  digital.

In particolare lo stesso spot Sunrise che vede alla regia Fredrik Bond, si è aggiudicato due bronzi al Piafe numerose shortlist in altri premi.
Il team che ha realizzato l'intero progetto è composto dagli art director, Fabrizio Tamagni, Marco Viganò, Costanza Rossi e Valeria Vanzulli e dai copywriter  Rachele Proli,  Michela Talamona, Michele Picci e Francesca Bonomi.
"Siamo molto contenti dei riconoscimenti che questi due lavori stanno ricevendo, dichiara Bruno Bertelli direttore creativo esecutivo Publicis insieme a Cristiana Boccassini,  soprattutto per la complessità che hanno richiesto nel realizzarli."


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