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giovedì 31 maggio 2012

RIFORMA PROTEZIONE CIVILE: ANCI, PIU’ RISORSE E UN PIANO STRAORDINARIO DI MESSA IN SICUREZZA DEL TERRITORIO


 

L'Associazione dei Comuni in audizione alla Camera dei Deputati

 

 

Roma, 31 maggio 2012 - ''Chiediamo di poter partecipare ai Tavoli in cui si definiscono i criteri di ripartizione delle risorse. Ai Comuni devono essere garantite le condizioni necessarie per svolgere le attivita' di prevenzione, previsione, soccorso e ripristino''.

Cosi' il Delegato alla Protezione civile dell'ANCI, Roberto Reggi parlando a margine dell'audizione presso le Commissioni Ambiente e Affari costituzionali della Camera sulla riforma della Protezione civile.

L'audizione era stata richiesta dal Presidente dell'ANCI, Graziano Delrio con una lettera dove si ribadiva la necessita' di un incontro, in particolare ''per i risvolti che il disegno di legge assume nei confronti dei Comuni'' e che, secondo l'Associazione ''merita un attento e approfondito esame''.

''Questo disegno di legge – ha denunciato Reggi - ancora una volta riconosce al Sindaco la responsabilita' come autorita' locale di protezione in fase di emergenza, ma senza che gli siano garantite le adeguate risorse finanziarie per esercitare questa responsabilita'''.

Oggi l'ANCI ha presentato una serie di osservazioni al disegno di legge, osservazioni contenute in un documento che e' stato consegnato in audizione. Tra le numerose richieste, Reggi ha evidenziato la necessita' ''che venga attuato da subito un Piano straordinario di messa in sicurezza del territorio, soltanto dopo – ha detto - siamo disposti ad accettare l'introduzione di assicurazioni''. E ha concluso: ''non siamo contrari alle assicurazioni, ma se a questo non si accompagna un Piano straordinario di sicurezza sarebbe una forma di abbandono progressivo dei cittadini da parte dello Stato''.

 

 


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