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giovedì 24 maggio 2012

SPIAGGE E FONDALI PULITI, ECCO IL GALATEO DEL RICICLO DELLE LATTINE DI TONNO


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ARRIVA IL GALATEO DEL RICICLO DELLE LATTINE DI TONNO

In occasione di Spiagge e Fondali Puliti 2012, la tre giorni di pulizia delle località balneari promossa da Legambiente, Mareblu presenta le regole per una corretta raccolta differenziata delle scatolette di pesce. Mai gettare l'olio negli scarichi.

 

Sacchetti, bottiglie, mozziconi di sigarette ma anche diverse lattine di tonno vuotate della squisita conserva sono alcuni dei più comuni rifiuti che vengono raccolti ogni anno dai volontari e dai simpatizzanti di Legambiente in occasione di Spiagge e Fondali Puliti. Quest'anno la manifestazione, che coinvolge oltre 300 località italiane, si arricchisce della partecipazione del terzo marchio del mercato italiano del tonno in scatola, Mareblu, che ha stilato un vademecum su come differenziare i rifiuti provenienti dal consumo di tonno in lattina.

 

Bisogna ricordare queste 4 semplici regole:

 

1.    il cartoncino esterno va gettato insieme alla carta e al cartone

2.    l'olio residuo va raccolto in una bottiglia ed eliminato nella più vicina ecostazione

3.    non versare mai l'olio negli scarichi dell'acqua

4.    la lattina va tra i rifiuti metallici

 

Dall'incontro tra ambientalismo e il settore delle conserve ittiche nasce questa sorta di galateo del riciclo per chi ama il pesce in scatola ma non vuole inquinare.

 

"Spiagge e Fondali puliti 2012 – spiega Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente - vuole essere un gesto concreto collettivo per difendere e proteggere il nostro paesaggio costiero dall'inquinamento, dalla cementificazione selvaggia, dalle speculazioni abusive e dalle illegalità. Il nostro mare e le coste sono una ricchezza preziosa che dobbiamo tutelare. La campagna di Legambiente vuole porre l'accento sull'importanza dell'educazione alla raccolta differenziata. Lo slogan di quest'anno è infatti: Riduci, utilizza e ricicla. Bisogna differenziare correttamente i rifiuti ed adottare comportamenti più responsabili e civili anche sugli arenili. E la partnership con Mareblu va anche in questa direzione!".

 

"In particolare l'immondizia se differenziata correttamente – aggiunge la Muroni - ha ancora un immenso potenziale e può tornare a vivere sottoforma d'altri oggetti utili nella vita quotidiana: ad esempio riciclando lattine e contenitori di alluminio si possono realizzare e produrre biciclette, pentole e caffettiere. Dunque il contributo di ognuno di noi può fare la differenza".

 

Mareblu a Spiagge e Fondali Puliti

"Contribuiamo a sostenere questa campagna perché ne condividiamo gli obiettivi e l'approccio concreto: pulire il mare, per noi che grazie al mare viviamo, ci sembra un atto doveroso e bello da diffondere" spiega Giovanni Battista Valsecchi, Marketing Manager di Mareblu. "Raccogliere i rifiuti che potrebbero finire in acqua – prosegue Valsecchi - significa evitare che tanti esemplari di pesci, uccelli marini e tartarughe possano avvelenarsi o soffocare e morire scambiando per cibo ciò che cibo non è; senza tralasciare che l'inquinamento dei mari, prima o poi, finisce nella catena alimentare dell'uomo".

 

Il consumo di tonno sott'olio in Italia

Presente nella dispensa di oltre 90 famiglie italiane su 100, nel nostro paese si consumano circa 90 mila tonnellate di tonno sott'olio all'anno che equivalgono a circa 20 mila tonnellate di olio di cui si perdono le tracce: l'abitudine purtroppo consolidata è quella di versarlo negli scarichi, una prassi che inquina il sistema idrico e che può danneggiare gli impianti di depurazione. Ecco quindi che imparare a differenziare correttamente i materiali della confezione delle lattine di tonno e l'olio in esse contenuto può dare un reale beneficio all'ambiente.

 

Un tonno senza olio di copertura

Mareblu ha lanciato nel 2010 VeroSapore, il primo tonno senza liquido di conserva: grazie a una tecnologia proprietaria di cottura al vapore e contemporaneo inscatolamento, i tranci di tonno oltre a mantenere intatte le qualità organolettiche e nutrizionali del pesce, grazie all'assenza di olio di copertura sono anche ambientalmente più "puliti".

 

Mareblu e i rifiuti

Tra gli altri temi ambientali su cui l'azienda ha lavorato, quello della riduzione dei rifiuti è stato prioritario: sono stati alleggeriti progressivamente gli involucri in cartoncino e sono stati  adottati processi di stampa con vernici atossiche. Negli uffici viene svolta la raccolta differenziata di carta, plastica e toner delle stampanti, e i dipendenti vengono invitati a portare nei contenitori aziendali le cartucce delle stampanti domestiche e gli apparecchi elettronici in disuso.

 

La partnership con Legambiente

Legambiente sta lavorando con Mareblu per una pesca sostenibile. Già si è lavorato sulla riduzione dell'impatto che prodotti, imballaggi, produzione e distribuzione possono avere sull'ambiente (incluso il bilancio totale delle emissioni di CO2), su minimizzazione della produzione di rifiuti e uso efficiente di energie e materie prime. Oggi gli inchiostri usati per il pack sono a base d'acqua, più sicuri per l'ambiente; i cartoncini dei cluster hanno una minore grammatura, per diminuire il consumo di carta.

 

Legambiente ha accettato di collaborare con l'azienda sulla base dei seguenti pre-requisiti: piena tracciabilità del tonno pescato, esclusiva scelta di pesca del tonno a pinna gialla e skipjack, non utilizzo di palamiti, scelta di commercializzare anche in Italia prodotti "puliti" (cosiddetto prodotto "pulito" pescato a canna con tecnica "Pole&Line") e l'avvio di studi e progetti volti a risolvere le catture accidentali di specie non bersaglio "by-catch" e di giovanili specie target. Mareblu ha dato prova dei requisiti già posseduti e ha programmato entro la fine del 2016 di avere il 100% dei propri prodotti con materia prima ottenuta con pesca Pole&Line e a reti senza uso di FADs. Inoltre, dal 2013, l'approvvigionamento avverrà preferenzialmente da navi che siano monitorate da Osservatori qualificati costantemente a bordo.

 

La filiera produttiva di Mareblu è integrata e controllata, inoltre è verificato il rispetto dei seguenti punti: pesca legale, effettuata solo con pescherecci registrati; rispetto delle quote allocate a ciascuno stabilimento; rispetto dei divieti di pesca; rispetto dei divieti e moratorie (ad esempio, l'adesione spontanea al fermo pesca nell'Oceano Indiano nel novembre 2011) e rispetto delle taglie minime. Mareblu, certificata dolphin-safe, conferma l'esclusione dell'utilizzo di tonno rosso e tonno obeso per i propri prodotti e conferma il suo incondizionato supporto in favore delle Riserve Marine esistenti e di qualsiasi altra Riserva che la Comunità Scientifica Internazionale ritenesse in futuro di raccomandare. In particolare Mareblu conferma il suo supporto alla creazione di una riserva marina nei Pacific Commons e si impegna a non utilizzare nei propri prodotti tonno pescato in tali aree. 

 

 


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