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martedì 26 giugno 2012

Continuano i sacrifici della casta !!


In regime di magra per tutti sembra un controsenso ma in realtà quello che succede in Italia ha dell’inverosimile, un senso di responsabilità che travalica il sistema con appannaggi che ancora oggi non dovrebbero esistere per i politici italiani. Tra le voci più importanti del bilancio dello stato ,infatti, troviamo le spese del Servizio Sanitario Nazionale una vera voragine che ha eroso il nostro debito pubblico e che ancora oggi cerca si assestare una linea direttiva comune che possa portare ad un allineamento dei bilanci delle Autonomie Sanitarie locali nelle varie regioni. Conseguenza di tutto questo ,riduzione del personale,minori servizi,ottimizzazione dei costi,aumento Irpef regionale, ecc. In controtendenza l’assistenza sanitaria integrativa dei deputati nazionali che viene erogata da Montecitorio, con i soldi dei contribuenti, con un appannaggio univoco verso la sanità privata. Dati che sono stati resi pubblici dai Radicali Italiani che hanno portato avanti una campagna di trasparenza detta “Parlamento WikiLeaks”. Piccola nota al sistema che la camera dei deputati fornisce rimborsi per la sanità privata non solo a 630 onorevoli ma anche a 1109 familiari(volontà dell’ex presidente della camera Pier Ferdinando Casini) con una spesa totale nel 2010 di 10 milioni 117 mila euro. Nel dettaglio 3 milioni 92 mila euro per spese odontoiatriche, 3 milioni di euro per ricoveri ed interventi presso cliniche private, 976 mila euro per prestazioni fisioterapiche,698 mila euro per visite private, 488 mila euro per occhiali, 257 mila euro per psicoterapia e per problemi psicologici e psichiatrici dei deputati, le vene varicose sono costate 28 mila 138 euro, 3 mila 636 euro per cure omeopatiche. Tra gli altri alcuni deputati si sono fatti curare da strutture sanitarie pubbliche chiedendo un rimborso in ticket di  153 mila euro. Molti dati vengono tenuti -non de segretariati- dai questori della camera dei deputati comprendono,sciatsuterapia,balneoterapia,massaggio sportivo,elettroscultura,interventi di chirurgia plastica. Il sistema della camera dei deputati ancora oggi non prevede un’ assicurazione sanitaria integrativa che potrebbe sopperire a questi costi, sebbene ogni singolo deputato abbia un rimborso spese mensile. di 25 mila euro. Un risparmio annuale che si potrebbe aggirare intorno ai dieci milioni di euro. In compenso ai poveri cittadini vengono tagliate le spese sociali e sanitarie di ogni tipo. In piena crisi inoltre il parlamento ha votato con una mozione camuffata ed all’unanimità l’aumento dello stipendio della casta di euro 1135,00 al mese. Oggi un deputato ha un appannaggio di euro 19.150,00 al mese ,uno stipendio base di 9980,00 euro al mese,circa 4030 euro al mese per il portaborse,un rimborso per spese di affitto di 2900,00 euro al mese ,una indennità di carica che và da 335,00 a 6455,00 euro al mese. Il nodo pensioni ,tanto discusso, ancora oggi non riesce a scalfire la casta che  dopo 35 mesi ha diritto ad una pensione ,gli stessi obbligano i cittadini ad andare in pensione a 35 anni di contributi e 41 anni per il pubblico impiego. I rimborsi elettorali si aggirano intorno ai 103000,00 euro, procapite. Un danno per la collettività di 1 miliardo e 255 milioni di euro con una spesa attuale di 2215,00 euro al minuto. Tra le note positive sembra che a difesa degli interessi dei cittadini ,alcune frange politiche, stanno preparando un referendum per l’abolizione dei privilegi di tutti i parlamentari. Al popolo l’ardua sentenza !!

                                                                             Di Maurizio Cirignotta

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