Terna, guidata dall’AD Flavio Cattaneo, pubblica online il Rapporto di sostenibilità 2011, che soddisfa, per il terzo anno consecutivo, i requisiti del Global Reporting Initiative, l’organizzazione leader a livello mondiale per la rendicontazione di sostenibilità. Novità di quest’anno, l’estensione dell’analisi di alcune prestazioni ambientali e sociali di Terna attraverso il confronto con altre aziende.
Il Rapporto di sostenibilità 2011 di Terna, settima edizione del bilancio annuale delle performance non finanziarie della Società, è da oggi disponibile sul sito www.terna.it. Il Rapporto 2011 di Terna ha soddisfatto per il terzo anno consecutivo i requisiti del livello di applicazione “A+” delle linee guida “G3.1”, ultimo aggiornamento dello standard internazionale del GRI-Global Reporting Initiative - l’organizzazione leader a livello mondiale per la rendicontazione di sostenibilità - il massimo previsto dallo standard.
Novità di quest’anno, l’estensione dell’analisi di alcune prestazioni ambientali e sociali di Terna attraverso il confronto con altre aziende. Gli indicatori trattati riguardano le emissioni di CO2, le perdite di SF6, il consumo di acqua, la produzione di rifiuti, la formazione, i differenziali retributivi per genere e il tasso di turnover in uscita del personale. Per offrire agli stakeholder interessati, oltre che a Terna stessa, dei punti di riferimento quanto più possibile oggettivi per una valutazione comparata, per ognuno dei 7 indicatori trattati sono stati identificati tre panel di aziende, che pubblicano dati di sostenibilità secondo lo standard GRI: uno settoriale, costituito da 24 aziende di trasmissione europee ed extraeuropee, e due multisettoriali, il primo relativo a 27 grandi aziende italiane del FTSE-Mib, il secondo ai 19 best performer mondiali individuati dall’agenzia di rating di sostenibilità SAM-Sustainable Asset Management e pubblicate nel “SAM– Sustainability Yearbook 2011”.
Tra i risultati più significativi pubblicati nel Rapporto, si segnala la riduzione delle emissioni dirette di CO2 del 5,6% rispetto al 2010 rappresentativa di un impegno che Terna assume volontariamente, nonostante non sia soggetta ad obblighi imposti dal Protocollo di Kyoto o da schemi di emission trading.
In calo anche l’incidenza delle perdite di SF6, un gas serra usato nelle apparecchiature di stazione per il suo elevato potere isolante, ulteriormente calato passando dallo 0,73% del 2010 allo 0,60% del 2011.
In crescita la formazione: con 51 ore di formazione pro-capite (erano 49 nel 2010), Terna si conferma tra le aziende che investono maggiormente sulla crescita professionale delle proprie persone, come emerge dal confronto dedicato.
Nel corso del 2011 Terna è stata confermata in tutti gli indici in cui era già presente ed è stata ammessa nello STOXX? Global ESG Leaders Index, lanciato nel 2011 e per accedere al quale è necessario essere inclusi in almeno uno dei sotto-indici specializzati (Global Environmental Leaders, Global Social Leaders e Global Governance Leaders). Terna è l’unica utility italiana inclusa in tutti e tre. La sostenibilità di Terna è oggetto di valutazione anche da parte di banche, fondi di investimento, analisti finanziari con team specializzati, agenzie di sostenibilità con risultati che ne testimoniano il valore.
La corretta applicazione dello standard GRI è stata verificata, come di consueto, da una società di revisione esterna che da quest’anno è PricewaterhouseCoopers.
FONTE: Affari Italiani
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