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lunedì 30 luglio 2012

Eroina contaminata da antrace: nuovo caso segnalato in Scozia

 

Eroina contaminata dall'antrace: un nuovo caso è stato segnalato dalla Scozia dopo i casi segnalati per primi dallo "Sportello dei Diritti"

 

 

Dopo i casi segnalati di contaminazione da antrace di partite di eroina per primo da Giovanni D'Agata, fondatore dello "Sportello dei Diritti" in data 15 luglio scorso, la cui notizia ha avuto ampia diffusione sulla stampa nazionale a seguito della conferma da parte del Sistema Nazionale di Allerta Precoce del Dipartimento Politiche Antidroga, la cui delega è affidata al Ministro per la Cooperazione Internazionale e l'integrazione Andrea Riccardi, un nuovo caso è stato segnalato dalla Scozia il 25 luglio 2012.

Secondo la ECDC, il centro europeo di prevenzione e controllo delle malattie (ECDC) che assieme all' Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (OEDT) a lanciato l'allarme, le indagini sono tutt'ora in corso. Basti ricordare che già nel 2009/2010, un'epidemia di antrace ha coinvolto 124 di stupefacenti per via parenterale nel Regno Unito (Inghilterra e Scozia con cinque e 119 casi rispettivamente) e Germania (tre casi).

A questo punto, le conclusioni della valutazione rapida del rischio da parte dell'ECDC/OEDT rimangono valide, come il rischio di esposizione all'eroina contaminata per le persone che si iniettano droghe persiste e la contaminazione accidentale è la spiegazione più plausibile.

Le stesse agenzie hanno dichiarato, inoltre, che ulteriori infezioni tra persone che si iniettano la droga non possono essere escluse.

Lo "Sportello dei Diritti" invita, quindi, alla massima attenzione e prudenza non solo i tossicodipendenti ma tutte le strutture sanitarie a partire dai centri di primo intervento al fine di una pronta diagnosi dell'infezione, spesso dimostratasi letale.

Lecce, 30 luglio 2012                                                                                                                                                                                            

Giovanni D'AGATA




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