Di Maurizio Cirignotta
Gela: Inviata in
prefettura il 30-08-2012 una richiesta ufficiale di riapertura del
Tavolo tecnico sullo sviluppo dell'area del Gelese. La missiva che
ricorda al Prefetto le precedenti richieste fatte nel mese di Aprile
e di Giugno ad oggi non portate ancora a termine. La lettera Pone
l'attenzione sulla promessa presso l'Asi di Gela del laboratorio di
chimica ambientale, già in essere con protocollo d'intesa con
università di Catania (fondazione Cutgana). Le richieste urgenti
inoltre valutano anche l'importanza del grave stato di degrado del
substrato economico in cui versa l'agricoltura del territorio Gelese.
Condizione dovuta, al rialzo
dei prezzi del carburante
ed alle politiche economiche comunitarie, dedicate certamente allo
sviluppo dei paesi sottosviluppati, ma che stanno realmente
ditruggendo e sottosviluppando il nostro mercato agricolo creando
migliaia di disoccupati. L'arrivo,infatti, di cospicue quantità di
Carciofo Violetto dal marocco e dalla tunisia,l'entrata nel mercato
locale delle Arance marocchine,il caro prezzo del grano per semina
che oggi viene venduto a 70 cent al Kg di contrasto alla vendita del
prodotto finioto a 24 cent al kg sono alla base della distruzione del
mercato. Si La menta inoltre nella lettera il fatto che i prodotti
sopra indicati possono nuocere alla salute in quanto non hanno gli
standars produttivi europei,che presuppongono qualità e
certificazioni biologiche, con maggiori costi produttivi. Nell'ultimo
periodo si è anche notato il rialzo dei prezzi dell'irrigazione. Al
riguardo la grande indifferenza delle istituzioni sugli invasi di
raccolta acqua (Dighe). La diga Comunelli è completamente interrata
e rischia di rompere gli argini per la presenza di cospique quantità
di terra nell'invaso e nessuno ne parla. Un'agricoltura praticamente
al collasso !! Nella missiva ,inoltre, si comunica che il 10
settembre 2012 da parte delle associazioni riunite ,sarà effettuato
un sit-in davanti la prefettura per protestare contro
l'indifferenza delle istituzioni e della politica sulle vere
problematiche della gente. Si valuta inoltre di fare delle
importanti azioni che possono sfociare nel blocco del traffico merci
in uscita dall'ENI.
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