Dopo i fatti della
Regione Lazio nessuno in Italia può nascondere,la chiara diffidenza
verso i nostri amministratori sia a livello locale che nazionale. Ma
a dare consistenza al fatto che non sono solo dicerie di palazzo,
sono alcuni dati che provengono da uno studio di Krls Network of
Business Ethics, per conto dell’associazione contribuenti Italiani
che ha rilevato dei dati che ci pongono al primo posto in Europa per
corruzione. Nei primi sei mesi del 2012 abbiamo raggiunto il + 68%
rispetto al semestre del 2011 , il giro di affari si aggira intorno
ai 62 Miliardi di Euro. Nella speciale classifica dopo l'Italia
troviamo Bulgaria con +66%, la Romania con +62%, l'Ungheria con +
55%, la Polonia con +51%, la Slovenia con +46%, il Portogallo con
+43%, la Spagna con + 42%, Cipro con +39% e l'Estonia con + 38%.
Fanalino di coda la Francia con + 12%, l'Austria con + 12%, la
Germania con +10%, il Lussemburgo con + 8%, l'Olanda con +5%, la
Norvegia con +1%, la Svezia con -2%, la Norvegia con -5%, chiude la
Danimarca con -12%. A livello di stivale il nord est vede un aumento
del + 72 %,il centro del +68% il sud si attesta a + 65% mentre le
isole sono a +61%. Un primato che allontana gli investimenti
economici dall’ Italia e rende il sistema una vera barzelletta. Se
consideriamo i paesi del nord dell’Europa siamo ancora lontani anni
luce dal modello Europa, sia in termini di equità fiscale che di
onestà Politica da parte dei nostri amministratori.
Di Maurizio Cirignotta
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