Rivincita elettrica nel derby Italia-Francia. I francesi perdono
colpi in campo energetico, a causa dell’aumento delle centrali a gas,
del boom delle rinnovabili e del miglioramento della rete elettrica
italiana. Raddoppiato il valore delle infrastrutture elettriche in
Italia, che è passato del 5,3 miliardi del 2005 a 10,4 miliardi di oggi.
6 i miliardi investiti in infrastrutture da parte di Terna, la società
guidata dall’AD Flavio Cattaneo.
Di
questi tempi, i francesi possono ancora darci lezioni di calcio. Ma già
sul debito pubblico devono stare attenti, come ammonisce l'Economist,
che parla addirittura di conti pubblici pronti a esplodere come una
bomba sul futuro dell'euro. Ma senza scomodare scenari di finanza
apocalittica, i francesi stanno perdendo colpi anche in campo
energetico. Lo rivelano gli ultimi dati sullo scambio di elettricità tra
i due paesi.
L'Italia, fino a pochi anni fa, era prevalentemente
un paese importatore dalla Francia, dove il costo del chilowattora è più
basso grazie alla presenza di 54 centrali nucleari. Ora si scopre che
la quota di energia elettrica che compie il viaggio inverso cresce
trimestre dopo trimestre. Nei primi dieci mesi dell'anno, sono stati
acquistati dalla Francia 2 miliardi di chilowattora: un dato ancora
modesto in termini assoluti, ma in crescita del 15% rispetto a un anno
fa.
Quali
ne sono le cause? L'aumento delle centrali a gas e il boom delle
rinnovabili ha portato l'Italia a godere di capacità in eccesso rispetto
alla domanda di energia, fenomeno accentuato dal calo della domanda
causata dalla recessione. Punto secondo: il sistema francese è più
rigido di quello italiano. Quando ci sono picchi della domanda, il parco
delle centrali nucleari non riesce sempre a soddisfarlo e i transalpini
fanno prima a prendere l'energia in eccesso oltreconfine. Infine,
l'Italia può contare sul miglioramento della rete elettrica ad alta
tensione, grazie alla quale è più facile la trasmissione anche al di là
delle Alpi.
Nonostante, la Ue nel suo ultimo documento sullo stato
dell'energia in Europa abbia sollecitato l'Italia a completare il suo
piano di investimenti infrastrutturali (in particolare, per collegare
meglio le isole al continente), i numeri dicono che dal 2005 a oggi sono
stati investiti 6 miliardi da parte di Terna, la società guidata da Flavio Cattaneo.
Il che ha portato l'Italia a sfiorare il pareggio in un altro derby con
la Francia: se il valore delle infrastrutture elettriche di Parigi è
cresciuto dal 2005 a oggi del 6% a quota 11.4 miliardi, quelle del
nostro paese è raddoppiato passando da 5,3 a 10,4 miliardi.
FONTE: Repubblica
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