Il braccio armato di
Hamas inizia per l’ennesima volta un percorso di guerra contro Israele. Il
lancio di circa 500 missili contro la popolazione di Tel Aviv, rappresenta una
chiara dichiarazione di guerra. Lo stato di Israele subisce con l’ultimo attacco
dei Palestinesi un secolo di tensioni politiche che si intersecano fin dal
1948. Uno scontro iniziato sulle ambizioni territoriali che vedono un
territorio,quello Israeliano,avere nel suo interno una striscia prospiciente il
mediterraneo ,la striscia di Gaza, territorio dove si mescolano molte religioni
che vanno dai musulmani ai cristiani ai drusi. Per i palestinesi una linea
Panaraba a loro appartenente che gli è stata scippata dai sionisti ebraici. I
contrasti di sempre hanno avuto epilogo con l'uccisione di Ahmed Jaabari (52
anni), comandante del braccio armato della fazione islamica (Brigate Ezzedin
al-Qassam). D'altro canto invece le accuse da parte di Israele sull'esistenza
di zone della striscia di Gaza dove i terroristi collegati ad Hamas hanno
creato una vera basa avanzata dell'Iran. all' Un botta e risposta che ha
portato ad una nuova guerra. Un delicato conflitto che può allargarsi a paesi
prettamente a valenza mussulmana come l'Egitto ed il Qatar che hanno già
condannato la morte di Jarrabi , una polveriera esplosiva che tende ad
allargare i suoi orizzonti di guerra anche alla vicina Siria ed al Libano.
Israele intanto richiama tutti i riservisti e si prepara anche ad un attacco di
terra. Caute le reazioni dell'Onu che nelle ultime riunioni del consiglio di
sicurezza, a presidenza Indiano, non ha rilasciato dichiarazioni , caute anche
le esternazioni del neo presidente Obama. Una guerra che si pone sotto il
profilo tecnologico, Israele infatti sfoggia il nuovo sistema Iron Dome che
riesce ad intercettare e distruggere in volo, attraverso missili radar
comandati , i missili lanciati dalla striscia di Gaza e diretti verso la
popolazione di Tel Aviv, ad oggi il sistema di difesa ha distrutto ben 100 missili.
Iniziano intanto le vittime solo a Gaza City sono già 60, mentre i feriti sono
500.
Di Maurizio Cirignotta
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