Le autoclavi per la sterilizzazione sono macchine in grado di raggiungere delle temperature
elevatissime. In questo modo, si elimina dagli strumenti ogni tipo di virus che
possa contaminare e diffondere in qualche modo delle infezioni.
Gli sterilizzatori da laboratorio devono essere certificati e presentare dei sistemi di
sicurezza tali da garantire a chi le utilizza di non correre alcun pericolo. Immaginiamo cosa potrebbe succedere se un’autoclave dovesse
aprirsi accidentalmente mentre c’è qualcuno che la sta utilizzando.
Le temperature che queste potentissime macchine sono in
grado di generare sono pari a quelle di una fornace. Chi le utilizza deve farlo con molta cautela.
Come prima regola, deve ricordandosi di utilizzare dei guanti protettivi per
evitare di scottarsi in maniera molto grave al coperchio. Questo perché il coperchio dell’autoclave da
laboratorio può raggiungere temperature talmente elevate da essere in
grado di provocare ustioni.
Esistono in commercio autoclavi da laboratorio con sistemi di sicurezza all'avanguardia che ne
garantiscono l’utilizzo senza pericoli.
Per esempio ci sono autoclavi per la sterilizzazione dotate:
· di un meccanismo di blocco che impedisce
all’autoclave di aprirsi durante la fase di pressione
· di apertura automatica del macchinario nel caso
in cui la valvola antiotturazione segnali un malfunzionamento dovuto ad una
temperatura al di sopra del limite consentito. L’autoclave si richiude poi
automaticamente una volta che la pressione all’interno è stata ripristinata.
Sebbene gli sterilizzatori da laboratorio siano testati e
garantiti, è comunque sempre opportuno essere prudenti seguendo delle piccole
accortezze ed attenersi alle norme del buon senso.
Per esempio, non collocare mai questi potenti macchinari in
luoghi a pericolo di esplosione, in luoghi bagnati o su supporti precari che possano comprometterne la stabilità arrecandone così la caduta.
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