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martedì 1 gennaio 2013

Pubblicità Kilocal: censurata per la quinta volta la campagna pubblicitaria dell'integratore alimentare di Pool Pharma


 

Pubblicità Kilocal: censurata per la quinta volta la campagna pubblicitaria dell'integratore alimentare di Pool Pharma.

 

Censurata per l'ennesima volta la pubblicità di KilocalArmonia donna in data 18 dicembre 2012.

L'integratore alimentare di Pool Pharma contiene un estratto di trifoglio rosso che secondo l'azienda "aiuta a ridurre il calo del desiderio", e serve"per ritrovare l'equilibrio e l'armonia della coppia". Oggettivamente secondo l'Istituto di autodisciplina pubblicitaria il messsaggio pubblicizza effetti e proprietà che esulano da quelli ad esso riconoscibili. Parole come per ritrovare l'equilibrio e l'armonia della coppia", "aiuta a ridurre i cali di desiderio" conferiscono al prodotto proprietà non dimostrate. Siamo di fronte a frasi senza senso prive di supporto scientifico che Kilocal usa abitualmente nelle sue  pubblicità. Anche la promessa di "combattere vampate di calore e sbalzi d'umore" è assolutamente  inventata.

Per Giovanni D'Agata, fondatore dello "Sportello dei Diritti" oramai l'integratore alimentare di Pool Pharma da anni colleziona censure che con quest'ultima arriva a cinque e nonostante il corposo numero di condanne continua a raccontare bugie nei messaggi per motivi affini. Infatti nel 2002 l'Antitrust condanna lo slogan in cui si diceva che"basta una pillola: di  Kilokal per sconfiggere il grasso". Succesivamente nel 2003 perché l'integratore veniva descritto come "la compressa del dopopasto", che ha la proprietà di eliminare le calorie in eccesso prima che si depositino sotto forma di grassi "; nel 2004 poiché vengono ritenute ingannevoli le parole  di uno spot  che invita a  "Non rinunciare al piacere della tavola, Kilokal preso dopo i pasti... riduce le calorie" e nel 2010 l'Antitrust censura il messaggio "Non rinunciare al piacere della tavola! Kilocal, preso dopo un pasto abbondante, riduce le calorie e sgonfia la pancia" condannando la società Pool Pharma a una multa di 200 mila euro.

 




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Redazione del CorrieredelWeb.it


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