Il problema per Giovanni D'Agata, fondatore dello "Sportello dei Diritti" è dato dal fatto che mentre è stato possibile proibire l'uso del cellulare alla guida, diventa assai arduo trovare gli strumenti utili per diminuire le distrazioni mentali. È chiaro che le tecnologie impiegate per la sicurezza stradale si stanno evolvendo come l'introduzione di sistemi intelligenti che "vigilano" sul nostro stato d'attenzione o in maniera più pratica sul mantenimento della traiettoria sulla carreggiata che si percorre, o l'uso di cartellonistica stradale che stimoli l'attenzione sulle arterie più trafficate e pericolose, ma è sulla psicologia delle persone che bisogna intervenire attraverso programmi di sensibilizzazione che persuadano i cittadini ad essere il più possibile vigili alla guida.
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Redazione del CorrieredelWeb.it
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