Dopo la campagna elettorale che ha portato alla
coalizione di centro capitanata dal presidente del Consiglio, 3.3 milioni di
voti , i dipendenti pubblici vengono immediatamente traditi dal governo
uscente. Si attende ,infatti, a giorni il decreto dell’economia che bloccherà
le contrattazioni dei dipendenti pubblici fino al 2014 con la conseguente
sospensione di stipendi e della vacanza contrattuale ,solo 15,00 euro al mese,
per il 2013 e per il 2014. Sono circa 3.3 milioni i dipendenti che dopo il
blocco già operato per gli anni 2011 e 2012 dovranno aspettare eventuali
rinnovi contrattuali. Una delle furbizie
del governo uscente è stata quella di non emanare il decreto entro il 31
dicembre 2012, onde evitare il sacrificio di voti. Il decreto in questione deve
essere posto in essere entro marzo 2013 per evitare di pagare la vacanza contrattuale. Dietro le quinte anche
il rinnovo dei contratti integrativi delle regioni e degli enti locali che si
debbono adeguare alla riforma Brunetta (Dlgs 150/2009). Da validare anche in
tutto questa azione contro i dipendenti pubblici la decisione della corte dei
conti che con la delibera 27/2012 ha decretato, si, il blocco dei contratti ma
non della carriera come previsto dall’art.lo 9 comma 21 del Dl 78/2010. Norme e
decreti che continuano, sotto i riflettori della politica e dei sindacati
politicizzati(Triade), a colpire ancora una volta il lavoro pubblico. Purtroppo
questa è l’Italia chi paga le tasse alla fonte è sempre il più castigato.
Di Maurizio Cirignotta
Nessun commento:
Posta un commento