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lunedì 25 marzo 2013

Fattori da tenere in considerazione per la nascita di un bambino sano.


Quando, per la prima volta, un uomo e una donna si incontrano e formano la coppia, di solito non si pongono il problema della nascita dì un figlio. Comunque, pur essendo certo - o almeno probabile - che essa immagina che, prima o poi, un figlio, forse, finirà con l'esserci, a quel figlio essa non pensa in termini di salute o malattia, nè di anormalità ma, al più, soltanto. in funzione della felicità che, dalla sua nascita, essa potrà trarre.

E, invece, occorrerebbe più concretezza. Perché, già quando i due sguardi si incontrano, fin dal primo, anzi, dal primissimo momento, il destino di un bimbo batte alla porta. A questo, anche se non è ancora nato - e neppure concepito - interessa ben poco che la mamma abbia un bel personale o il padre gli occhi azzurri. Ben altre sono le cose che potrebbero interessarlo: lui chiede, infatti, soltanto di nascere sano. E gli interessa, quindi, molto di più, ad esempio, l'età della madre; oppure, se quest'ultima fuma; oppure, ancora, se uno dei due genitori è affetto da una grave malattia. In una parola, l’unica cosa che conta per lui è che nei futuri genitori non esistano condizioni che possano causargli mal formazioni o anomalie di qualunque tipo.

Se potesse, questo ipotetico bambino, non nato e nemmeno concepito, sarebbe ben lieto di. sottoporre i suoi futuri possibili genitori ad una sorta di interrogatorio, al fine di dedurre quante sono le probabilità che egli possa nascere sano. In particolare, potrebbe interessargli sapere:
- se la madre ha più di 35 anni;
- se i futuri aspiranti genitori sono consanguinei
- se nelle loro famiglie vi sono precedenti di sterilità di malformazioni e di malattie geniche o cromosomiche;
- se essi sono portatori sani di malattie trasmissibili alla prole o se presentano condizioni cliniche a rischio per la prole stessa (malattie infettive, diabete, epilessia, ecc.);
- se, per qualsivoglia motivo (ad es. per ragioni di lavoro) entrambi - o anche uno solo di essi - sono esposti a fattori mutageni e teratogeni, quali radiazioni, sostanze tossiche, uso continuato di particolari farmaci ecc.

Questo in particolare è ancora più valido oggigiorno che si ha una tendenza a fare figli anche in età più avanzata rispetto al passato, e non è una coincidenza la richiesta aumentata di esami di diagnosi prenatale come la villocentesi o l’amniocentesi.

Ma poiché, come è ovvio, chi non è nato non può parlare e, quindi, nemmeno chiedere, un interrogatorio di questo genere, al suo posto, almeno ad un certo punto dovrebbero cominciarsele a chiedere i componenti della coppia in questione; considerare quindi le situazioni che a quell'ipotetico bambino potrebbero interessare e delle quali abbiamo appena tracciato un elenco, peraltro incompleto.

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