Sono stati eletti, il 16 Marzo 2013, i
presidenti dei due rami del parlamento Italiano, che vanno ambedue al Centro-Sinistra. Alla camera ,una new
entry, la neo eletta nelle file di Sel, Laura Boldrini ex portavoce dell’alto
commissario Onu per i rifugiati, ottiene il quorum per l’elezione alla quarta
votazione, con 327 voti. Una elezione ,quella della camera, che possiamo
definire scontata visti i numeri di maggioranza del Centro-Sinistra. Al senato
,invece, attuale punto debole del sistema di maggioranza relativa , viene
scelto dai senatori ed al ballottaggio Piero Grasso ,eletto nelle file del PD
ed ex procuratore Nazionale Antimafia con
137 voti, che si sono contrapposti ai 125 voti ottenuti da Renato Schifani, ex
presidente del Senato della coalizione di centro-destra. Dalla conta dei voti al Senato sorgono alcuni dubbi concreti che
puntano subito su alcuni Grillini e con precisione 12 dell’attuale coalizione di 59 Senatori che sembra si siano
sciolti come neve al Sole votando, Piero Grasso. Alla base dell’inciucio
targato cinque stelle la mera conta dei votanti al senato. In codesta camera
,infatti, i senatori in totale sono 319 compresi i 4 senatori a vita (Ciampi, Andreotti, Colombo e Monti) , la coalizione di centro-sinistra
invece aveva a disposizione 123 senatori mentre quella di centro-destra 125
sono praticamente mancati all’appello 12 senatori che nello scranno della
segretezza hanno scelto un candidato fuori dagli schemi di partito. Naturalmente
gli occhi sono stati puntati sui Grillini che pur avendo tre possibilità,
votare scheda bianca, annullare il voto o uscire dall’aula al momento della votazione,
hanno dato appoggio al Centro Sinistra. Subito la risposta di Grillo,fondatore
del Movimento: “Hanno tradito il mandato degli elettori”. Delle 52 schede
bianche che risultano nettamente superioni ai 19 dei Senatori di Scelta Civica ,che
hanno votato con intenzione palese, sembra che manchino all’appello 12 Senatori
dei Grillini di cui già si fanno alcune ipotesi ,si parla infatti dei 6
senatori 5 stelle della Sicilia più di altri
6 sparsi per l’Italia ,che hanno in prima battuta, tradito le idee del
movimento.
Di Maurizio Cirignotta
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