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venerdì 29 marzo 2013

Sicilia,venerdì di passione in attesa della pasqua

Si rinnova a gela anche nel 2013 la tradizionale rievocazione della pasqua di passione del venerdì santo.
La passione di cristo e la sua crocifissione viene rivisitata nella storia centenaria che si perde nella
notte dei tempi e nella tradiione popolare della popolosa citta del golfo.
L'occhio dell'osservatore si rivolge alle due effigi di rara bellezza quella di Gesù e di Maria Addolorala
che vengono portate in processione per tutte le vie della città. Il Cristo  nella mattinata inizia il suo percorso dalla chiesa madre verso il calvario con una veste di colore viola ed una croce sulle spalle per poi essere crocifisso intorno alle ore 12,00 viene crocifisso di fronte ad una grande moltitudine di cittadini per poi essere sceso in serata. La statua di Gesù Crocifisso è fornita di uno speciale meccanismo che permettono il movimento della braccia e quindi la sua crocifissione attraverso dei lunghi nastri rossi.
Dietro la statua del cristo quella Maria Addolorata coperta da un Manto Nero ed un volto bianco ,che segna la suo grande dolore. La tradizione vuole che l'urna dorata dove viene riposta la statua di gesù nel pomeriggio viene portata in spalla dai Marinai,che nel lungo percorso si alternano sotto le travi portanti della base che pesa circa 900 kg ,obbiettivo non posare mai l'urna a terra lungo il suo percorso.L’epilogo  del venerdi di passione avviene alle 21,30, quando l’urna con Gesù e Maria addolorata viene riportata in Chiesa Madre. Segue un sabato di lutto ed una domenica di resurrezione che si attua con “La Pasqua di risurrezione”.Una tradizione popolare quella di Gela che mantiene vivo il segnale cristiano quello di Cristo crocifisso che per i nostri peccati ha purificatocon il sangue la terra .La partecipazione della città è  stata massiccia  si sono riversati,infatti, nelle strade principali circa 20.000 persone a segno di un momento difficile per la collettività e della speranza per un futuro migliore.

                                                                                        Di Maurizio Cirignotta







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