Sono fervidi i preparativi nella cappella sistina
per l’inizio conclave del 12 marzo 2013 che porterà all’elezione del prossimo Papa
della chiesa Cattolica. I porporati che si accingono ad entrare in conclave sono
115, ma la maggioranza dei 2/3(77) voluta da Benedetto XVI, è necessaria per
eleggere il nuovo Papa. Dopo il Papa Emerito Ratzinger che ha rappresentato il
n° 111 della storia è la volta del n°112
che secondo Malachia rappresenta l’ultimo
Papa prima dell’apocalisse. Questi gli scritti: “Durante l’ultima persecuzione
della Santa Romana Chiesa siederà Pietro il Romano, che pascerà il gregge fra
molte tribolazioni; passate queste, la città dei sette colli crollerà e il
tremendo Giudice giudicherà il suo popolo. Amen”. I gruppi e le fazioni che si
contrappongono nella scelta sono vari e le possibilità sono tante, seguendo le
varie profezie, il papabile potrebbe essere il nigeriano Francis Arinze, prefetto
emerito della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti,
per l’Italia invece in corsa il cardinale Ravasi, presidente
del Pontificio Consiglio della Cultura e molto vicino ai giovani. Altri
nomi di papabili quello del cardinale honduregno Oscar Andres Rodriguez
Maradiaga, arcivescovo di Tegucigalpa e già presidente della Caritas
Internazionale, segue il cardinale
filippino Luis Antonio Tagle, arcivescovo di Manila che con solo 56 anni
rappresenterebbe una vera rivoluzione
per la chiesa, tra gli europei si fa il nome dell’Austriaco Christoph
Schoenborn, 68 anni, arcivescovo di Vienna. Alcuni veggenti danno la vittoria
al Cardinale di Bolivia Julio Terrazas,
che si è schierato contro i matrimoni Gay. Il mondo comunque è in attesa
di una guida sicura per la chiesa planetaria che dovrebbe arrivare con la
memorabile fumata bianca.
Di Maurizio Cirignotta
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