Trimestrale 2013, risultati record per Terna, come riportato da
“Il Sole 24 Ore”, si tratta di maxiprofitti (utile 142 milioni di euro).
Terna è premiata dai grandi investimenti, dalla solidità finanziaria e
la gestione equilibrata tra business regolamentato e attività non
tradizionali. L’Ad Flavio Cattaneo, “Questi risultati
ci consentono di impegnarci con maggiore robustezza sulle due grandi
sfide del sistema elettrico in evoluzione: l'integrazione europea con un
ruolo centrale per le interconnessioni dell'Italia e il continuo
sviluppo degli investimenti infrastrutturali in aree fondamentali del
Paese”.
Il
risultato record ottenuto da Terna nel primo trimestre 2013 è stato
sottolineato dalla stampa nazionale: come titola infatti “Il Sole 24
Ore”, si tratta di maxiprofitti (l’utile sale a 142 milioni di euro, con
un incremento del 24,6 per cento) e soprattutto di grandi investimenti.
Il primo trimestre 2013 per l’azienda guidata da Flavio Cattaneo
si è chiuso all’insegna del “+” (ed è il 30esimo trimestre positivo
consecutivo), con un ebitda di 381 milioni di euro (+12,1%) e ricavi a
quota 470 milioni di euro (+8,8%). Il giornale degli industriali
evidenzia come questo risultato non sia ovviamente frutto del caso ma la
giusta fusione di un mix di ingredienti essenziali: gli investimenti
messi in campo dal Gruppo (1235 miliardi di euro nel 2012), l’attenzione
a costi e alla solida struttura finanziaria, l’efficace equilibrio tra
business regolamentato e attività non tradizionali.
Al di là di quello che sarà il futuro e che lo stesso Cattaneo
ha tenuto a rimarcare (“Questi risultati ci consentono di impegnarci
con maggiore robustezza sulle due grandi sfide del sistema elettrico in
evoluzione: l'integrazione europea con un ruolo centrale per le
interconnessioni dell'Italia e il continuo sviluppo degli investimenti
infrastrutturali in aree fondamentali del Paese”), la performance di
Terna è globale perchè rispetto allo stesso periodo del 2012 sono
migliorati sia l’Ebit (+15,1%) che il patrimonio netto, salito a 2943
miliardi di euro contro 2788. Non preoccupa poi lo scarto
dell’indebitamento finanziario (5924 miliardi, più 69 rispetto alla fine
del 2012) in quanto il costo del debito a fine 2013 si attesterà sotto
il 2,7% del 2012. E gli azionisti? Soddisfatti anche loro, visto che
grazie ad un dividendo di 20 centesimi di cui 7 già avuti in acconto il
principale azionista di Terna, la Cassa Depositi e Prestiti, si “porta
via” qualcosa come 120 milioni di euro. Ma le acquisizioni
internazionali al momento possono attendere.
FONTE: Terna
Nessun commento:
Posta un commento