“Restart!”, il progetto
targato Filmare GroUP, nasce nel maggio del 2011 per una grande multinazionale
americana che era stata indirettamente coinvolta nel disastro di Fukushima. E’
stato poi personalizzato nel settembre 2011, su misura per il mercato italiano.
"Restart!” è un progetto che vuole dare voce al forte desiderio di molte
aziende di ‘ripartire’: un modo diverso di vedere e vivere, a sostegno della rinascita
per cui tutte le aziende sono chiamate a ricoprire un ruolo di riferimento
anche valoriale
Il concetto di
'Restart', 'ripartenza'
Moltissime
le iniziative che si sono allineate nel tempo attorno al concetto di
'Ripartenza': nel 2012 'Restart, Italia!', ad opera dell’allora ministro
Corrado Passera, con proposte sui temi dei fondi, delle facilitazioni e dello
snellimento della burocrazia; il fulcro del Rapporto varato dal Ministero dello
Sviluppo Economico del governo Monti per favorire la proliferazione delle start
up, attraverso questa visione: "un Paese può essere più o meno ospitale
nei confronti degli innovatori. Se non lo è abbastanza, l'innovazione si
sviluppa altrove. I Paesi inospitali si impoveriscono". Nell'autunno
del 2012, inoltre, esplode Aldo Cazzullo con 'L'Italia s'è ridesta. Viaggio nel
Paese che resiste e rinasce', in cui l’autore afferma che "sono
convinto che l'Italia abbia davanti a sé una grande occasione di ripresa e di
sviluppo. Una chance di rinascita, una nuova stagione. È possibile uscire da un
viaggio nell'Italia della grande crisi più ottimisti di prima. Perché c'è un Paese
che alla crisi resiste e che riparte".
Nel
2013, tra le altre iniziative, segnaliamo, nello scorso giugno, il concetto
"Ripartenza" che ha caratterizzato la tre giorni de "La
Repubblica delle Idee" svoltasi a Firenze e l'OPERAZIONE «RESTART» della Presidenza
della Regione Piemonte, un protocollo d'intesa per il rilancio, con garanzie
sul credito alle aziende e interventi su 4 comparti strategici (compreso il
progetto per 'la Susa Smart Valley').
'Restart
Day' è stato inoltre un evento all'interno della XIV edizione del Global
Marketing Expo mentre a Napoli è stato fondato il progetto "R(e)Start"
per far ripartire la Città della Scienza colpita dal terribile incendio.
"RestART" è anche il nome di un'Associazione culturale che agisce sul
territorio monzese e, ancora, Restart è il nome di un contest per lo sviluppo
di progetti di social housing nella zona di Pavia. Per terminare questa breve
carrellata, ancora il concetto veicolato da un giornalista e scrittore:
Riccardo Luna, che ha sempre parlato di nuovo Rinascimento e di ripartenza e
rinascita.
Giuseppe Mascitelli,
founder del progetto 'RESTART!', afferma: “l'Italia è un Paese ricco. E'
ricco di storia e di cultura, elementi dai quali possiamo attingere a piene
mani e continuare a stupire il mondo ma anche di denaro e patrimoni, poichè le
famiglie, a differenza del mondo anglosassone, sono state molto oculate e hanno
creato un volume di risparmio fra i più consistenti del mondo. Ora la crisi e la
paura, spesso indotte da una narrazione mediatica volta al catastrofismo, ci
terrorizzano e ci bloccano. Ci fanno sentire poveri ed indifesi, senza risorse
morali e materiali. Dobbiamo però vedere all'orizzonte non il tramonto del
nostro Paese ma una nuova alba. Faticosa, difficile, sofferta ma un'alba.
Restart!”. E continua: "la crisi è l'opportunità per rifondare un
nuovo modo di concepire il business. Abbiamo organizzato lo scorso anno diversi
incontri ‘Restart’ nella nostra sede nel centro di Milano, in cui abbiamo
miscelato episodi storici con le ricerche di mercato sui cluster emozionali degli
Italiani (grazie alla presenza di Gianandrea Abbate, Emotional Marketing) e con
le opportunità dell'opzione digitale (insieme a Fabrizio Bellavista, new media
specialist). La risposta è stata entusiasmante. Ora, sull'onda del progetto
partito nel 2011, siamo in dirittura d'arrivo con due grandi progetti che
coinvolgono decine di piccole e grandi imprese. La paura immobilizza gli uomini
o li fa fuggire lontano dalle opportunità, dai nostri prodotti e dalle
meravigliose scoperte chiamate futuro. Se superiamo la paura possiamo
ridiventare giganti” conclude Mascitelli.
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