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venerdì 2 agosto 2013

AUSER - Riforma Isee





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Andrea Pietrarota
Cavaliere al merito della Repubblica
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sociologo della comunicazione, giornalista e consulente di comunicazione integrata
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Investire nei servizi sociali alla persona
La revisione del calcolo dell'ISEE migliora la norma originaria, ma si può fare di più
 
Dichiarazione di Enzo Costa, Presidente Nazionale Auser
 
Roma, 2 agosto 2013
 
 
Il Forum del Terzo Settore  ha avuto nei giorni scorsi diversi incontri politici sul Decreto per la nuova ISEE, confrontandosi con l'intergruppo parlamentare, con il gruppo dei deputati del PD, con la Segreteria nazionale del PD e con le Commissioni Riunite Finanze e Lavoro.
 
In tutti gli incontri è stata sottolineata la delicatezza che la revisione del calcolo dell'ISEE rappresenta per l'accesso ai servizi della pubblica amministrazione a partire dai soggetti più deboli.
 
In particolare
 
•    Vanno definiti i Livelli Essenziali di Assistenza;
•    Bisogna superare le profonde disparità territoriali;
•    Le prestazioni assistenziali  non possono far parte dell'indicatore reddituale;
•    Serve un organismo di monitoraggio, partecipato dalle forze sociali, per verificare e correggere in corso d'opera eventuali difetti del nuovo strumento;
•    La nuova ISEE non può nascere come strumento di contenimento della spesa e quindi come veicolo attraverso il quale ridurre i servizi.
      Pertanto ogni risparmio di spesa va reinvestito nei servizi sociali alla persona;
•    Come si è parlato del passaggio dall'auto certificazione ai controlli incrociati automatici con Inps, Agenzia delle Entrate e C/C bancari.
 
Il nuovo testo poteva fare di più ma bisogna riconoscere che migliora notevolmente la norma originaria.
Se verrà accolta la nostra richiesta sull'istituzione di un organismo di monitoraggio potremo continuare a perfezionarlo, partendo dal presupposto che non deve essere lesa l'universalità dei diritti delle persone e che in periodi di crisi chi può contribuire di più, sia sulla fiscalità generale che sul costo dei servizi, ha il dovere di farlo.
 
Personalmente considero il ruolo che il Forum sta svolgendo in questa delicata fase politica di governo del paese molto importante.
Siamo, lo dico con orgoglio, uno dei soggetti interlocutori principali, abbiamo aperto tavoli sia con i Ministri interessati, Welfare, Tesoro, Cultura,  che con la stessa Presidenza del Consiglio, svolgiamo un vero e proprio ruolo di contrattazione politica con una sufficiente autorevolezza.
 
Ritengo che anche regionalmente l'attività del Forum del terzo Settore vada rilanciata aprendo tavoli con le Regioni e i Comuni perché su molte materie sociali ci sono competenze concorrenti Stato-Regione inserite principalmente dalla riforma costituzionale del titolo V.

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