Dl Fare: Cia e Confagricoltura, la responsabilità solidale negli appalti crea un ulteriore e incomprensibile freno alla ripresa economica
Cia-Confederazione italiana agricoltori e Confagricoltura si attendono un atto di maturità e di consapevolezza da parte delle forze politiche nella fase di conversione in legge del Dl "Del Fare" (che pure ha previsioni positive per il settore agricolo), affinché rappresenti un'occasione da sfruttare positivamente per risolvere in modo definitivo i problemi generati dalla normativa sulla responsabilità fiscale solidale negli appalti.
Purtroppo, i tentativi di abrogazione totale di tale normativa non solo non si sono concretizzati con l'approvazione del Dl 69/2013, il quale ha semplicemente limitato il campo di applicazione della responsabilità solidale solo alle ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente escludendone l'Iva, ma -rilevano Cia e Confagricoltura- hanno raggiunto risultati diametralmente opposti a qualunque logica di semplificazione durante l'iter di conversione in legge di tale decreto. E' stato, infatti, introdotto, ad opera della Commissione Finanze della Camera, il Durt, ovvero il documento unico di regolarità tributaria necessario all'appaltatore e al committente per verificare la corretta esecuzione degli adempimenti rispettivamente del subappaltatore-appaltatore.
Ci aspettiamo, quindi, che il passaggio del decreto al Senato rappresenti -sottolineano Cia e Confagricoltura- un serio momento di riflessione sulle conseguenze che questa norma comporta e sulla sua errata impostazione di fondo. Le imprese non possono essere costrette a svolgere una funzione di controllo che non compete loro e che, paradossalmente, rischia di danneggiarle rallentando il sistema dei pagamenti.
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