Quale documento deve accompagnare i vini esportati dall’Italia verso Paesi Terzi extra UE? Il trasporto
di vini sfusi e confezionati (compresi vini frizzanti, liquorosi, spumanti, passiti,
ecc.) esige, secondo le recenti disposizioni di legge, determinate tipologie di
documenti. Se i prodotti vitivinicoli provengono da depositi fiscali, devono
essere corredati da e-ad elettronico
o dal relativo documento cartaceo; l’MVV,
come previsto dal decreto del luglio 2013.
In mancanza di questo documento, i prodotti vitivinicoli dovranno sostare presso il porto o la dogana di uscita nazionale. I piccoli produttori di vino (quelli che producono in media meno di 1.000 ettolitri di vino l’anno, produzione media degli ultimi 5 anni), in quanto sprovvisti di codice accisa, debbono invece predisporre il nuovo documento MVV (Mouvement des produits vitivinicles).
Si tratta di un documento introdotto dal decreto MIPAAF Ministero delle Politiche Agricole protocollo 7490/luglio 2013 che sostituisce dal 1° agosto 2013 l’attuale documentazione prevista per i prodotti vitivinicoli nazionali.
In mancanza di questo documento, i prodotti vitivinicoli dovranno sostare presso il porto o la dogana di uscita nazionale. I piccoli produttori di vino (quelli che producono in media meno di 1.000 ettolitri di vino l’anno, produzione media degli ultimi 5 anni), in quanto sprovvisti di codice accisa, debbono invece predisporre il nuovo documento MVV (Mouvement des produits vitivinicles).
Si tratta di un documento introdotto dal decreto MIPAAF Ministero delle Politiche Agricole protocollo 7490/luglio 2013 che sostituisce dal 1° agosto 2013 l’attuale documentazione prevista per i prodotti vitivinicoli nazionali.
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