In attesa di cio' l'Associazione segnala ai Comuni
la inopportunita' ad assumere impegni formali su pagamento spese
In questo momento, per i Comuni italiani, risulta inopportuno assumere formali impegni legati al pagamento delle spese di trasferimento/accorpamento degli uffici giudiziari. E' quanto fa presente la Associazione dei Comuni Italiani (ANCI), in una nota inviata a tutti i Comuni interessati.
Nel sottolineare infatti che il 25 luglio scorso l'Associazione ''ha tramesso all'attenzione del Ministero della Giustizia un quesito, rilevando che le spese in questione non possono ricadere tra le previsioni dell'art. 1 della legge 24 aprile 1941, n. 392 (che regola le spese di gestione dei tribunali) e che, in ogni caso, il D.lgs. 7 settembre 2012 n. 155 non contiene alcuna disposizione circa il fatto che tali spese debbano essere poste in carico ai Comuni accorpanti'', l'Associazione dei Comuni Italiani ''in attesa di un riscontro da parte del Ministero della Giustizia, sottolinea quindi ai Comuni coinvolti la inopportunita' di procedere a formali impegni legati alle richieste delle sedi territoriali degli uffici giudiziari''.
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