Roma, 21 Agosto 2013. La polemica sui costi del portale internet della Camera dei Deputati ci sollecita un altro interrogativo. Perche' i portali del Parlamento non sono omogenei visto che l'attivita' istituzionale e' la medesima? Perche' l'UCCS (ufficio complicazioni cose semplici), risponderebbe qualcuno, e' sempre in agguato e pronto a rendere difficile cio' che e' semplice. Vediamo.
La grafica e' diversa, i colori anche. Per il Senato la suddivisione e' cosi' denominata: L'istituzione, Composizione, Lavori del Senato, Leggi e documenti, Attualita', Relazione con i cittadini. Per la Camera, invece, i settori sono: Conoscere la Camera, Deputati e Organi, Lavori, Documenti, Europa, Internazionale, Comunicazione. Queste dizioni potrebbero essere omogenee, invece non lo sono. Passiamo ai Presidenti. Nella pagina di biografia del presidente del Senato sono indicati i contatti: twitter, facebook e indirizzi email in modo diretto; in quella della Camera no, rimandando ai contatti, a"scrivi al Presidente" dove bisogna registrarsi. Non proseguiamo oltre perche' bastano questi pochi, semplici, esempi per capire che il rapporto tra istituzione e cittadino non e' facilitato da chi dovrebbe avere il compito, e il dovere, di farlo. Soprattutto perche' a pagare e' il cittadino stesso.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
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Redazione del CorrieredelWeb.it
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