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lunedì 2 settembre 2013

Inizio anno scolastico e nuove scelte per studenti e famiglie ?

Il disagio dell’economia italiana determina nell’ultimo periodo scelte diverse rispetto al passato nel capitolo istruzione. I dati del 2013 emessi ultimamente dal Centro Studi e Ricerche Sociologiche "Antonella Di Benedetto" di Krls Network of Business Ethics, propongono un calo delle immatricolazioni  a livello nazionale ed un aumento del 5% rispetto al 2012 delle immatricolazioni all’estero. La ricerca ha evidenziato che 1 studente su 2 vorrebbe studiare in Spagna, Gran Bretagna, Germania e Svizzera, mentre 2 studenti  su 3 sognano di studiare negli Stati Uniti. I migliori studenti universitari italiani posseggono almeno una laurea conseguita all'estero. Sono 259 gli studenti geni italiani con più lauree. Un dato particolarmente basso se confrontato con gli studenti degli altri Stati dell'Unione Europea: in Germania i plurilaureati sono 526, in Spagna 503, in Francia 486, in Gran Bretagna 474. In Italia sono solo 21 gli studenti che hanno conseguito 5 lauree magistrali e 238 hanno conseguito 4 lauree  magistrali per un totale di 259 geni. Le origini dei geni italiani sono al 45% meridionali,  mentre il 32% proviene dal settentrione. Gli studenti che si approcciano alla formazione estera hanno, in alcuni paesi, l’opportunità di entrare senza selezione con la chiara speranza di un contratto di docente straordinario a tempo indeterminato ed una maggiore assistenza tutoriale collegata al sistema dei college. Passando invece dal pianeta Università alle  Scuole italiane di 2° e 1° grado, le famiglie si impattano sulla problematica del costo dei libri. Il boom dell’acquisto di libri e dizionari riciclati, passa da 36% dell’anno scorso ai 52% di quest’anno. In pratica, 1 italiano su 2 è costretto ad acquistare libri riciclati per i figli.  Questo è il vero segnale della povertà in cui sono stati buttati gli Italiani ,(fonte : Centro Studi e Ricerche Sociologiche " Antonella Di Benedetto" di Krls Network of Business Ethics),gli orientamenti in tal senso delle famiglie è nel 48% dei casi dovuto a ristrettezze economiche .  Una contrapposizione che opera a sfavore del sistema di diritto caratterizzato dalla scuola dell’obbligo e dall’atteggiamento dei governi che in pratica non aiuta le famiglie a sopperire all’oneroso costo. I libri scolastici vengono riciclati perché non servono più secondo 17% delle persone coinvolte nel sondaggio, o per esigenze economiche (39%) o semplicemente perché non erano piaciuti (44%) negli anni scorsi agli insegnanti. In Italia alcune città come: Napoli, Aosta, Pescara, Brindisi, Roma, Udine, Venezia, Verona, Prato, Caserta, Bari, Salerno e Campobasso  si sono attrezzate per la vendita di  libri riciclati, con sconti mediamente del 50%, mentre Milano, Imperia, Torino, Firenze, Cagliari, Genova, Bologna, Terni, Rieti, Potenza e Isernia sono tra le città dove il risparmio non supera il 40%. I maggiori affari si fanno sul web dove è possibile acquistare libri ricicla ti con sconti che vanno dal 70% all'80%.  Un processo tutto italiano che oggi  continua anche sull’onda della crisi supporta il cambiamento radicale delle scelte operate dalle famiglie.


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