Siamo arrivati alla
data fatidica dell’aumento dell’IVA che dal 1 di ottobre passerà al 22%, per
molti prodotti tra cui Benzina, Auto ed altro sarà l’ora della verità. A
soffrirne il popolo dei consumatori , e le aziende che avranno la loro batosta finale , tra le
verità quella universalmente riconosciuta
che valuta come da meno consumi si
recuperano meno introiti collegati all’
IVA . La Politica non si e’accorta della riduzione dei consumi che nell’ultimo
anno, ha portato a 5 miliardi in meno di entrate per lo stato di IVA. A cosa serve l’aumento
dell’IVA ? Una delle conseguenze sarà l’aumento del sistema evasivo fiscale,
che già rappresenta in Italia una grande piaga , pagata sistematicamente con
miliardi di euro di evasione ogni anno. Un vero boumerang per l’Italia e per i
Politicanti che non riescono a capire come il sistema contributivo fiscale venga favorito
solo dalla diminuzione delle tasse e dall’aumento dei consumi da parte della
popolazione. Volendo considerare le cause di un sistema già fallito al nascere,
dobbiamo valutare uno dei problemi principali collegati a dalle scelte
politiche fatte anni orsono dal governo Prodi che con testardaggine ha voluto
entrare nel sistema Euro non cautelandosi con il mantenimento della doppia
moneta (Lira) per gli scambi interni cosa che invece ha fatto l’Inghilterra. I conti Italiani sono sotto il controllo dell’Europa
che impone le regole e può Commissariare l’Italia per l’incapacità politica di
favorire la crescita, siamo già al limite prossimo e l’aumento dell’IVA sarà la
destinazione finale di un fallimento annunciato. Un
quadro drammatico che fonda le basi sul MES (Meccanismo Europeo di Stabilità)
una struttura intergovernativa sul modello del FMI composto da un consiglio di
governatori degli stati membri ma amministrato da una struttura di potere
occulta che impone tutte le scelte di politica macroeconomica attraverso la
gestione di un fondo di circa 700 miliardi di euro. Ogni membro deve rientrare
dal debito sovrano in tempi utili e fornire un lauto compenso al fondo, l’Italia
dovrà dare 125.395.900.000 di euro. Il Mes nasce dal trattato di Lisbona che assieme
ad altri trattati quali quello di Velsen hanno permesso all’Europa di chiudersi
dietro una pena di morte annunciata. Il trattato per l’Italia fù firmato da
Romano prodi e Massimo D’alema il 13 dicembre del 2007. La nuova carta europea
ha abolito la sovranità popolare sia in ambito decisionale ed eliminato le
carte costituzionali nazionali. Il governo del sistema è stato dato ai
banchieri che sono stati posti nel cardine decisionale dell’Economia e della
tesoreria europea (Bilderberg). La struttura politica degli stati membri
secondo la ratifica di Lisbona avrà solo il dovere di seguire le direttive
europee, i partiti dovranno uniformarsi ad una valenza europea. Un sistema
certamente di potere universale che stà provocando una vera guerra bianca senza
bombe o morti con un solo obbiettivo quello di creare sempre più poveri tra le
popolazioni degli stati membri. L’Italia è sotto il mirino di questa
destinazione finale perché la nostra politica oggi gioca con i bisogni della
popolazione creando solo povertà in molte fasce sociali.
Di Maurizio Cirignotta
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