Torna il pesce fresco sulle tavole e sui banchi dei mercati con il ritorno dei pescherecci in mare nell'Alto Adriatico e nella zona di Pescara.
A darne notizia è la Coldiretti Impresapesca dopo la fine del periodo di fermo pesca che dal 22 luglio ha bloccato le attivita' della flotta italiana da Trieste a Rimini per favorire il ripopolamento del mare.
Via libera dunque - sottolinea la Coldiretti - a fritture e grigliate a "chilometri zero" realizzate con il pescato locale e meno rischi di ritrovarsi nel piatto, soprattutto al ristorante, prodotto straniero delle stessa specie del nazionale se non addirittura esotico e spacciato per nostrano.
Un'opportunità per rilanciare i consumi di pesce che, secondo un'analisi Coldiretti Impresa Pesca su dati Ismea, nei primi cinque mesi dell'anno hanno accusato un vero e proprio crollo dell'acquisto, con un calo del 12 per cento in valore per i prodotti ittici che sale addirittura al 17 per cento per il pesce fresco. Un fenomeno che ha messo a dura prova la flotta di pescherecci italiana che negli ultimi 30 anni ha già perso il 35 per cento delle imbarcazioni e 18.000 posti di lavoro.
Il prossimo 15 settembre torneranno in mare anche i pescherecci nel basso Adriatico, da Pesaro a Bari, mentre il primo ottobre si fermeranno le flotte a partire da Brindisi, Ionio e Tirreno, oltre a quella siciliana.
Per valorizzare il pesce pescato e allevato nel nostro Paese mediante la creazione di una filiera ittica tutta italiana che tuteli la qualità e l'identità nazionale del prodotto Coldiretti Impresa Pesca ha avviato iniziative pilota per la vendita diretta del pesce presso la rete di Campagna Amica.
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