Si è svolta a Gela il 29 ottobre
del 2013 alle ore 10,30 una manifestazione organizzata dall’Eni Raffineria di Gela
in onore di Enrico Mattei. Un’occasione voluta dai cittadini che riuniti in un
comitato promotore diretto dal sig. Di Bernardo ha con forza chiesto per Gela una testimonianza della
presenza di Enrico Mattei attraverso il
posizionamento di un Busto in bronzo nella sua Macchitella . La toccante manifestazione
ha visto come sede iniziale il Cinema Teatro
Antidoto dove si sono susseguite le testimonianze del nipote di Mattei Dott. Enrico
e dell’Ing Accorinti Giuseppe ,collaboratore del fondatore di Eni,della
dott.ssa Lucia Nardi e dell’Ing. Bernardo Casa, a moderare gli interventi il Presidente
Agip Dott. Claudio Zucchini. Una storia quella di Enrico Mattei che ha rappresentato per l’Italia il volto
diverso dell’identità italiana nel settore Petrolifero, la sua lungimiranza che
possiamo considerare patriottica per quel tempo si è dovuta scontrare con lo
strapotere delle multinazionali americane e inglesi che avevano il monopolio
mondiale nel settore dell’estrazione e della raffinazione. Una scommessa
vincente che ha portato oggi l’Eni ad
essere una multinazionale presente e vincente a livello internazionale. La testimonianza
di Giuseppe Accorinti è stata mirabile nel racconto di una scomparsa prematura
e ricca di risvolti oscuri. “Verità -ha
detto Accorinti- che dopo tanti anni sono state portate alla luce da un
magistrato Dott vincenzo Calia di Pavia su una confessione di un pentito siciliano,
fatta a falcone. La riapertura delle indagini, ha permesso di scoprire nuove
testimonianze , la riesumazione del corpo di Mattei provocò lo stupore di chi
ha trovato 3 gambe nella bara e solo una mano di Mattei ,come segnale della sua
identità , aveva ancora l’anello regalatogli dalla madre. Molti i perché oscuri
della vicenda accompagnati dal lavaggio dei corpi e dei rottami dell’aereo. Una verità determinante è scaturita da un piccolo rottame
dell’aereo conservato da un dipendente
Eni per 35 anni e portato ad esaminare
all’università di Torino ha fatto rilevare la presenza di una piccola carica di
tritolo.
Una morte prematura quella di Mattei ,dovuta anche a delle notizie venute a conoscenza di De mauro compagno di
volo e dirigente Eni che non dovevano essere divulgate. Una storia che ha visto Enrico Mattei fare delle scelte importanti e lungimiranti anche a Gela dove la presenza
di un petrolio bituminoso , ricco di olio combustibile non rappresentava un
futuro commerciale accattivante almeno secondo
le visioni della Gulf . Una scommessa
quella di Gela che dopo qualche anno e
la successiva chiusura del canale di
Suez si dimostrarono determinanti per i proventi dell’azienda. Ma il
disegno di Enrico Mattei su Gela permise anche la costruzione e la
progettazione da parte dell’architetto Verner del quartiere residenziale di
Macchitella. Il busto in bronzo che rappresenta oggi a Gela la sua effigie è stato posizionato ,infatti,proprio
al centro della piazza principale di macchitella a segnale della sua
lungimiranza e della sua volontà di sviluppo di questo territorio. Un’idea
ripercorsa nel tempo anche dalle sue parole significative e presenti nel suo
operato ed ancora oggi nella mente di
tutti : “Operare in silenzio , con
tenacia nell’interesse del nostro paese, ogni giorno un’ansia nuova ci sospinge
a fare e agire , assecondare lo sforzo di questo popolo che risorge,noi abbiamo
fiducia nella provvidenza essa assiste sempre tutti e assiste il nostro paese
che fiorisce e si rinnova”
Di Maurizio Cirignotta
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