Roma, 1 Ottobre 2013. IVA e IMU pagati dal contribuente salveranno i conti dello Stato perche' consentiranno di riportare il deficit sul PIL al di sotto del 3%, come da impegni presi con la UE. La prima tassa, l'IVA e' gia' operativa, e portera' circa 1 miliardo entro fine anno (4,2 miliardi annui), la seconda rata dell'IMU (2,2 miliardi) dovrebbe scattare a novembre se il Governo non la rinviera' e, in questa situazione, e' difficile pensare ad un decreto che abolisca l'IMU. Sara' contenta la UE, e probabilmente, il ministro dell'Economia, Saccomanni.
Non sappiamo dire dei contribuenti. Abolire queste tasse significa ritrovarcele il prossimo anno in un verso o nell'altro (service tax, aumento addizionali, ecc).
Ovviamente di miglioramento della spesa pubblica non se ne parla. L'unica riforma strutturale del governo Monti e' stata quella della razionalizzazione dei tribunali (969 uffici, fra tribunali, procure e sedi distaccate) ma non tutti sono d'accordo, infatti, nove Regioni hanno depositato un referendum per abolire la riforma.
La luce in fondo al tunnel che si vede non e' quella del sole ma del treno che arriva.
Primo Mastrantoni, segretario
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
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Redazione del CorrieredelWeb.it
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