Per effetto delle intense precipitazioni il livello idrometrico del fiume Po è salito di quasi tre metri in sole ventiquattro ore al Ponte della Becca. E' quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti fatto nella mattinata del 27 dicembre che evidenzia come il rapido aumento del livello del principale fiume italiano sia significativo delle difficoltà negli altri corsi d'acqua con piene, esondanzioni e frane. Siamo di fronte - sottolinea la Coldiretti - ai drammatici effetti dei cambiamenti climatici che si sono manifestati quest'anno con il moltiplicarsi di eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi ma intense ed il repentino passaggio dal sereno al maltempo con vere e proprie bombe d'acqua che il terreno non riesce ad assorbire. Nell'82 per cento dei Comuni italiani sono presenti aree a rischio idrogeologico per frane e/o alluvioni ed oggi ben 5 milioni di cittadini vivono in zone di pericolo. A questa situazione - denuncia la Coldiretti - non è certamente estraneo il fatto che un modello di sviluppo sbagliato ha tagliato del 15 per cento le campagne e fatto perdere negli ultimi venti anni 2,15 milioni di ettari di terra coltivata. Ogni giorno - conclude la Coldiretti - viene sottratta terra agricola per un equivalente di circa 400 campi da calcio (288 ettari) che vengono abbandonati o occupati dal cemento.
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