Una risposta per Caterina
Il Comitato Scientifico Equivita esprime profondo rammarico per gli insulti giunti alla studentessa Caterina – che aveva difeso i test su animali - da parte di persone inqualificabili, incapaci di rispetto, finanche per la sua sofferenza.
Equivita esprime inoltre rammarico e stupore nel constatare che decine di anni impiegati nell'informazione dell'opinione pubblica sembrerebbero non avere lasciato traccia, a giudicare dai commenti dei quotidiani, che scrivono "si deve trovare un compromesso tra i due fronti opposti degli animalisti e degli scienziati".
L'errore più grave che si possa fare è quello di parlare di un conflitto tra i diritti della scienza e quelli degli animali. L'unico conflitto esistente è quello tra una ricerca ben poco scientifica perché basata su di un presupposto errato (che vede nella prova effettuata su di una specie delle indicazioni utili per un'altra specie) e una ricerca scientifica, ben più aggiornata e avanzata, che le straordinarie nuove conquiste della scienza - nella genetica, nella biologia, nell'informatica, nella chimica, ecc. ecc. - ci permettono di utilizzare.
E necessario capire che siamo fortunati perché sia il rispetto dei diritti degli animali, sia il progresso scientifico, tanto necessario per sconfiggere le gravi patologie come quella di Caterina, vanno nella stessa direzione: il superamento dei test su animali.
Il cambiamento epocale auspicato negli USA dall'Accademia Nazionale delle Scienze con il documento "Toxicity testing in the 21st Century" (ricordiamo che i test di tossicologia rappresentano il 75% delle prove su animali) consiste nel mettere da parte, in quanto non predittivi per la nostra specie (ogni specie può essere modello soltanto di se stessa) gli animali da laboratorio e nel sostituirli quanto prima possibile con la ricerca in vitro su cellule e tessuti umani, che, oltre a ridurre i costi, fornisce risposte assai più predittive, complete e veloci. Questa rivoluzione è già in corso negli USA dal 2007con un importante programma federale di tossicologia cellulare, mentre l'Europa continua ad abbarbicarsi ai vecchi e inutili test su animali, non tutelando a dovere la nostra salute e tanto meno l'ambiente (che urge invece tutelare perchè l'inquinamento è causa del pauroso aumento di tumori, in particolare nei bambini, di malattie neurodegenerative, malformazioni, sterilità, ecc. ecc.).
Herman Koeter, già direttore dell'EFSA ha scritto: "Le nuove tecnologie generano una mole di conoscenza mai raggiunta né individuata. L'uso degli animali diverrà obsoleto in un futuro assai vicino". Usare le prove su animali, disponendo oggi di metodi di valutazione di gran lunga più affidabili, significa sperperare immense risorse, causare sofferenze inutili e un ritardo irrecuperabile nella ricerca.
Nessun commento:
Posta un commento