"Negli anni Settanta a Firenze si andava allo Space Electronic a vedere iconcerti di Van DerGraaf Generator, Atomic Rooster, Canned Heat,Quintessence, Area, Nucleus, Rory Gallagher. Si ballava sulle note di LedZeppelin, Free, Rolling Stones, Iron Butterfly. Si assisteva agli spettacoli totali del Living Theatre di Judith Malina e Julian Beck. Si partiva per l'India,il Marocco, si partecipava ai festival della rivista Re Nudo, si affollavano tuttiquegli eventi sparsi per la penisola, i nostri primi concerti distesi nelsacco a pelo, Genesis, Grand Funk Railroad, Frank Zappa, Emerson Lake& Palmer, Joe Cocker.
La Firenze degli anni Settanta, con le sue piazze, i suoi locali, dalla Buccia al Banana Moon, dall'Apis Niger al Tabasco. E poi i nostri dischi,rigorosamente in vinile, i nostri libri,la Beat Generation, il cinema off, le culture psichedeliche, la cucina macrobiotica, le militanze politiche, le notti colorate, le prime riunioni gay, le prime discoteche omosex, il teatro sperimentale, la moda freak, le comunità hippy, il rock clubbing, le fughe estive, le vacanze ad Amsterdam. Grazie al mio babbo che mi ha fatto fare quello che ho voluto".
Con interviste e contributi ai "ribelli" - artisti e musicisti che hanno popolato lo Space Electronic come gli altri fantastici locali e ritrovi di quella stagione a Firenze - ancora oggi affacciati a quelle bellissime barricate giovanili.
BRUNO CASINI
Vive lavora a Firenze. Si occupa da sempre di comunicazione e promozione culturale. Laureato in storia del cinema con Pio Baldelli, è stato negli anni Ottanta tra i fondatori della rivista Westuff e ha diretto per oltre dieci anni – sempre nel capoluogo toscano – l'Independent Music Meeting, la prima rassegna italiana delle etichette indipendenti. Primomanager dei Litfiba, ha publicato In viaggio con i Litfiba. Cronache rock dagli anni Ottanta (ZONA, 2009), il libro che ha anticipato la reunion della band, nel trentennale della nascita. Tra i fondatori del Banana Moon, storico freak rock club fiorentino, ha dedicato a quell'esperienza il libro omonimo (ZONA, 2008). Ha pubblicato anche Felici & Maledetti. Che fine ha fatto Baby Jane? Moda e clubbing anni Ottanta a Firenze (ZONA, 2011); 1975: viaggio in Afghanistan (Catcher, 2006) e curato i volumi Tondelli e la musica (Baldini & Castoldi, 1994) e Frequenze Fiorentine (Arcanapop, 2003).
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AMAURY CAMBUZAT
Per la prima volta Amaury Cambuzat, membro fondatore della band francese Ulan Bator, presenterà in versione acustica tutti i brani che hanno segnato la storia del gruppo.
Il polistrumentista francese Amaury Cambuzat fonda gli Ulan Bator (è di quest'anno il molto apprezzato "En France/En Transe") nel 1993 insieme ad Olivier Manchion. Negli anni, la sua sarà una produzione infaticabile, che può annoverare ben dieci album sotto il marchio Ulan Bator ma non solo… Fin dal 1996 collabora con la storica formazione dei tedeschi Faust; registra due album col side-project Chaos Physique e tre album solisti. Tutta la sua discografia colleziona un ampio consenso trasversale, di pubblico e critica.
Ha collaborato con nomi noti della scena indipendente internazionale come Robin Guthrie (Cocteau Twins), Michael Gira (The Swans), James Johnston (Gallon Drunk, Bad Seeds), Nikki Sudden (Swell Maps), e in Italia con Egle Sommacal & Emidio Clementi (Massimo Volume), CSI, Marlene Kuntz, o ancora recentemente affianca Marco Campitelli (DeAambula Records) nel progetto Oslo Tapes.
https://www.facebook.com/amaurycambuzatAKAacidcobra
http://www.ulanbator.biz/
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