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sabato 1 febbraio 2014

Dalla Slovacchia l'invenzione di una plastica organica resistente a peso e urti


In un articolo pubblicato sul  quotidiano Hospodarske Noviny e riportato dall’agenzia Tasr, è stata segnalata la scoperta di una nuova tecnologia per la produzione di sacchetti di plastica che si decompongono senza lasciare residui entro pochi giorni.

Una scoperta che vale la pena riportare anche in Italia, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, perché potrebbe costituire un ulteriore passo per la graduale scomparsa a livello globale delle materie plastiche sintetiche derivate dal petrolio che tanto danno producono all’ambiente per i tempi biblici di decomposizione.

I ricercatori dell’Università Tecnica Slovacca (STU) di Bratislava, avrebbero inventato un  nuovo prodotto plastico costituito da materie puramente organiche (siero di latte, canna da zucchero e mais) che si decompone in brevissimo tempo una volta immesso nel compost.

L’equipe di scienziati ha già presentato una domanda per il brevetto della scoperte alle autorità internazionali, e secondo il giornale il materiale dovrebbe entrare presto nell’uso commerciale, tant’è che vi sarebbero già le prime trattative con produttori di involucri di plastica e un produttore di stampanti 3D.

Secondo alcuni esperti, l’invenzione vale milioni di euro.

Pavel Olexy del Dipartimento per la Plastica e Gomma della Facoltà di Chimica e Tecnologie Alimentari della STU ha detto che il contributo fondamentale del team slovacco nella messa a punto della tecnologia è l’aver rimosso una delle caratteristiche maggiormente negative dei materiali organici, la fragilità, creando una combinazione unica di polimeri e additivi, che insieme rendono il materiale stabile.

 


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